Blog di Claudio Gliottone
Lo sapevo che avrei dovuto ricredermi: qualche guasconata si è concretizzata anche nella scorsa settimana, con relativo annesso book fotografico e incensamento del caso. Non possiamo far altro che rassegnarci: andrà sempre peggio e rinunciamo all’impresa di predicare una inaccettabile normalità. Non è fatta per i supereroi né per i loro scudieri.
Molte cose, lo dicono tutti, cambieranno dopo questa triste avventura che stiamo vivendo: molti sperano che cambino in meglio rispetto al prima. Ce lo auguriamo anche noi, ma il sospetto che in un paese in ginocchio prevalgano, alla fine, gli approfittatori e la gente di male affare, è forte.
Certo è stata, ed ancora è, una brutta avventura per l’intera umanità, divenuta troppo cresciuta di numero, troppo incurante dell’ambiente, troppo egoista, troppo inosservante di leggi naturali, troppo piena di sfrontata sicumera, troppo attenta alle masse e dimentica del singolo, capace di trasformare in strumenti di odio e sopraffazione persino le religioni.
Un solo esempio: nel 2019 le spese per gli armamenti sono salite del 3,6 % rispetto al 2018, aumento maggiore dal 2010, fino a superare i duemila miliardi di dollari. Al primo posto gli Stati Uniti, con un incremento rispetto al 2018 del 5,3 % di spesa nel settore, seguito dalla Cina, dall’India, dal Giappone e dalla Corea del Sud.
Sarebbe ipotesi medioevale leggere nel Covid19 una punizione divina, specie quando non pochi congetturano la mano umana nella creazione di questo maledetto nemico, contro il quale a nulla servirebbero gli armamenti di tutto il mondo messi assieme. Ma, pur non accettando queste ultime congetture, non si può non pensare che comunque l’umanità ci abbia messo del suo per trovarsi oggi in queste condizioni.
Proviamo grande pena per tutti gli oltre duecentomila deceduti del mondo, e speriamo con tutto il cuore che il loro sacrificio, da quello dei medici combattenti in trincea e non per strada, ai ricoverati, anziani e non, presso strutture pubbliche delle quali il virus ha svelato tutte le nefandezze che vi si compivano, serva a migliorare situazioni degenerate per calcoli economici sballati, per scelte scellerate, per strafottenza o semplicemente per vil danaro. Ma la storia ci insegna che questi sacrifici, da quello di Abele ai morti di tutte le guerre, sono destinati ad esser presto dimenticati ed, alla fine, a non servire a niente.
In ogni catastrofe c’è chi perde e chi ci guadagna. E’ presto per fare bilanci ed ascrivere a categorie; ma, diceva Smith, grande economista e filosofo inglese, “toglietevi dalla testa che un uomo si svegli alle tre del mattino e passi le primissime ore del giorno ad impastar farina per il semplice piacere di farvi trovare le brioches calde a colazione”. Però, oltre a noi, poveri esseri umani, esistono anche i Santi, specie quelli che non si limitano ad una vita ascetica e contemplativa, ma aiutano ora per ora tutta l’umanità. Ma, oggi soprattutto, si contano sulle dita di una mano: non illudiamoci e, soprattutto, non facciamoci ingannare.
Claudio Gliottone