Continuiamo la nostra umile opera di sensibilizzazione ed invito alla discrezione ed alla speranza. Chi scrive, lo fa in nome e per conto di “un gruppo di amici non ancora positivi al virus, ma positivi verso il futuro”, che approfittando dell’ospitalità delle pagine de Messaggio, si è reso disponibile ad aiutare chi, in questi momenti, è giocoforza costretto a restare tra le proprie mura domestiche a causa del virus.
Purtroppo i contagi stanno aumentando, giorno dopo giorno, ed ognuno tra i propri amici e/o tra i familiari più prossimi, ha un caso di positività o presunta tale, in attesa della conferma medica.
Per (s)fortuna siamo una piccola comunità, ed in questi casi la solidarietà deve essere alla base del rapporto di amicizia o semplice conoscenza. I nostri compaesani, non possiamo lasciarli soli proprio adesso o trattarli da untori.
Così proveremo a “bussare” al campanello di chi è costretto a stare a casa. E lo faremo virtualmente, grazie ai mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, per tentare di rendere meno pesante una situazione che immaginiamo non sia tanto semplice da gestire.
C’è chi è a casa, perché positivo. Chi perché in attesa di un tampone. Chi perché, pur non essendo positivo o in attesa, è suo malgrado costretto a stare a casa nel dubbio più atroce, e responsabilmente lo fa per tutelare la propria salute e quella degli altri.
In queste ore siamo entrati, virtualmente ed in punta di piedi, a casa di un nostro caro amico “fermo ai box” per Covid. Non importa sapere chi sia. Ci ha emozionato la sua serenità nell’affrontare un nemico invisibile e subdolo. Dopo avergli manifestato la nostra vicinanza e solidarietà, gli abbiamo fatto sapere che noi ci siamo. Per ogni esigenza e nei limiti delle nostre possibilità.
Vi riportiamo uno stralcio della nostra chiacchierata tecnologica, perché riteniamo che scambiare quattro parole, se pur attraverso una fredda tastiera, può essere utile.
……… buongiorno, nessun disturbo e nessuna invadenza, anzi il piacere di registrare un’ennesima manifestazione di solidarietà, espressa peraltro con grande discrezione e garbatezza. Sì, siamo positivi anche noi a seguito di un inconsapevole contatto stretto. Grazie a Dio, comunque, stiamo bene e sono spariti anche quei piccoli fastidi iniziali…………
……… resta il disagio di dover necessariamente restare chiusi in casa, ma la compagnia di tanti bei libri e dischi, che aspettavano di essere rispolverati, lo rende quasi piacevolmente sostenibile. Ora, speriamo fiduciosi che il nuovo tampone di fine mese, con la negatività, ci dia il passaporto per la libera uscita ……..
……. ti prego, senza drammatizzare, restate il più possibile nelle vostre case ….
Invitiamo tutti a tendere una mano “ai nostri fratelli”, perché domani, molto probabilmente, potremmo esserci noi dall’altra parte del filo.
Con l’augurio di poterli rivedere e riabbracciare quanto prima tra le vie del nostro amato paesello, ricordiamo a tutti di seguire le solite semplici regole: mascherina, igienizzante per le mani, e distanziamento; e tanto, ma tanto senso di responsabilità.
FeudoDiViaAnfiteatro, Ottobre MMXX
Luciano Passariello