Dopo mesi di rinvii causa lockdown la data sul referendum sul taglio dei parlamentari è fissata per domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020.
Si andrà quindi alle urne per le elezioni regionali, amministrative e per il referendum, in tal modo si cercherà di limitare i rischi sanitari e di limitare i giorni di chiusura delle scuole. Il quesito referendario posto agli elettori è semplice: chiede di confermare o respingere la legge che ha predisposto il taglio di 345 poltrone in Parlamento: 115 in meno al Senato e 230 in meno alla Camera.
Quello per cui andremo a votare è un referendum confermativo, disciplinato dall’art. 138 della Costituzione, per il quale non è previsto il raggiungimento del quorum. In altri termini, se i sì dovessero superare i no il taglio dei parlamentari verrà confermato.
La legge, ormai approvata, ha eliminato 345 poltrone totali in Parlamento, che alle prossime elezioni sarà composto da 200 senatori e 400 deputati, con un risparmio stimato di 100 milioni di euro all’anno. Ma se i cittadini italiani dovessero esprimere un voto contrario alla riforma si tornerà allo status quo ante, ovvero 945 parlamentari totali di cui 630 deputati e 315 senatori.
Sara Finocchi