La discussione tra un gruppo di buontemponi che, l’altro giorno si attardavano in Piazza S.Francesco, nelle vicinanze del Municipio, si è fatta ad un certo punto anche abbastanza accesa. L’oggetto della discussione era un SUV nero, parcheggiato nelle apposite striscie gialle che delimitano i posti auto riservati al Comando dei Vigili Urbani di Teano.
"E’ la nuova auto dei vigili Urbani”, affermava uno. L’altro di rimando “Non è possibile perché altrimenti avrebbe portato sulle portiere laterali la scritta Polizia Municipale e manca il lampeggiatore”. Una terza persona, non molto interessata, ma interessata comunque ha partecipare aggiunge:” Non è della Polizia perché ho visto scendere una persona in borghese che non è entrata nell’ufficio dei vigili ma si è diretta verso Piazza Umberto”. “E che significa, irrompe il primo commentatore, perché i vigili non possono andare a piedi? E poi potrebbe essere l’auto per le indagini particolari, quelle che devono essere fatte con l’anonimato”
Mentre discutevano, hanno notato che un Vigile si è affacciato sulla soglia del proprio ufficio, ha dato un’occhiata in giro, ha guardato l’auto SUV parcheggiata proprio lì vicino, ha fatto un grosso sbadiglio, ed è rientrato.
Questo è bastato per fare affermare al primo occasionale investigatore:” Ecco la prova che questa è la nuova auto dei vigili urbani! Il vigile è uscito ha visto l’auto parcheggiata sulle strisce gialle e, dopo un grosso sbadiglio, è rientrato nel proprio ufficio. Se l’auto non fosse stata della Polizia Municipale, avrebbe già o fischiato oppure sfilato il libretto delle contravvenzioni. Perché, se un vigile rileva una infrazione in corso e non interviene è colpevole di omissione di atti di ufficio”.
“E’ vero, conclude l’altro, i vigili sono inflessibili. Quando decidono che devono punire una infrazione allora nessuno li ferma, neanche le auto importanti. Poi ci sono dei giorni in cui tutto fila liscio, auto fuori posto, in curva, nei vicoli, sui marciapiedi, impunità assoluta. Vanno un po’ a giorni alterni, come le targhe”.
La discussione continua mentre i tre personaggi della movida teanese si allontanano a passo lento, scrollando la testa e non si sa perché, o forse sì.
A.L.