Al Sindaco del Comune di Teano
e
p.c.
Direzione del distretto 14 – ASL di Caserta
direzione.distretto14@pec.aslcaserta.it
OGGETTO: Comunicato – Scuola Sicura Anche a Teano
Dott. Alfredo D’Andrea;
protocollo.teano@asmepec.it
ufficio.segreteria@comune.teano.ce.it
A tutti i membri del Consiglio e della Giunta Comunale
E
Al Dirigente Scolastico IC V. Laurenza – TEANO
Ing. Michele De Tommaso
CEIC8A100D@pec.istruzione.it
Loro SEDI
Egregi responsabili, amministratori e garanti della sicurezza e della salute pubblica del nostro territorio, ricevete questa nota perché intendiamo riportarvi le nostre preoccupazioni e i nostri quesiti inerenti la situazione scolastica in cui versa il nostro paese. Tale situazione a nostro avviso si è esacerbata durante l’emergenza di coronavirus e continua ad essere gestita senza prendere in considerazione i diritti dei bambini e dei ragazzi iscritti alle scuole di ogni ordine e grado sul territorio comunale.
Riconosciamo che la sospensione dell’attività in presenza sia uno strumento utilizzato per le emergenze e condividiamo tale uso. Vogliamo però ribadire che ormai non si tratta più di sola emergenza.
La pandemia che a Marzo 2020 ha stravolto la nostra esistenza, ora è diventata una nuova realtà con cui necessariamente dobbiamo imparare a convivere, gestendo il rischio e cercando di svolgere le attività prioritarie in sicurezza perchè purtroppo la strada per uscirne sembra essere ancora molto lunga.
In molte regioni e comuni d’Italia la scuola in presenza sicura è una realtà possibile anche nei momenti più difficili di questa stagione per cui non comprendiamo il motivo per il quale nel nostro comune non sia possibile adeguarsi.
Per questa motivazione abbiamo deciso d’impegnarci per pretendere una scuola sicura e in presenza anche a Teano e nelle sue frazioni e ci siamo organizzati in un collettivo per esprimere il nostro pensiero in merito all’ordinanza n. 3 del 24/01/2021 che dispone la sospensione in via cautelativa delle attività in presenza di tutte le scuole di ordine e grado presenti sul territorio comunale fino a tutto il 07/02/2021.
Considerando che le prime attività didattiche in presenza, della scuola dell’infanzia e delle classi prima e seconda della scuola primaria, hanno avuto luogo dal 11/01/2021 (cfr. circolare n. 106 prot. n. 158 del 09/01/2021) che le III classi della scuola primaria hanno avviato le attività in presenza il giorno 18/01/2021 (cfr. circolare n. 115 prot. n.451 del 16/01/2021) e che il resto delle classi della primaria (IV e V) hanno cominciato il 21/01/2021 (cfr. circolare 120 prot. n. 578 del 20/01/2021) non riusciamo a spiegarci la ratio che sottende l’emanazione di un’ordinanza di sospensione così totalitaria e onnicomprensiva. Soprattutto in considerazione che la percentuale dei focolai in ambito scolastico, come peraltro sottolineato dal Rapporto ISS “Apertura delle scuole e andamento dei casi confermati di SARS-Cov-2: la situazione in Italia”, si è mantenuta sempre bassa. L’ambito scolastico non rientra tra i primi tre contesti di maggiore trasmissione (che sono nell’ordine contesto familiare/domiciliare, sanitario assistenziale e lavorativo).
Pertanto, abbiamo stilato 12 punti per i quali chiediamo il vostro immediato riscontro e un’assunzione di responsabilità.
Punto 1: perché in questa decisione è compresa anche la scuola secondaria di primo grado che svolge le attività didattiche in un plesso completamente diverso e distante dal plesso dove si sono riscontrati i casi positivi accertati?
Punto 2: gli alunni, più fortunati, della scuola primaria hanno svolto 12 giorni di didattica in presenza e dopo appena 11 giorni si è scoperta la positività di un insegnante. Perché allora non isolare l’insegnante, mettere in quarantena gli alunni delle classi coinvolte e attuare il protocollo condiviso nazionale? Perché serrare tutte le classi incondizionatamente?
Punto 3: la nostra preoccupazione è ascrivibile alla mancata osservazione del PROTOCOLLO PER LA GESTIONE DI UN CASO COVID-19 CONFERMATO IN AMBITO SCOLASTICO laddove riporta che “La gestione di casi COVID in ambito educativo scolastico è in capo ai Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Azienda Usl, che prenderanno in carico il caso confermato e i contatti individuati e inoltre, in base agli approfondimenti e alle valutazioni relative ad ogni specifica situazione, prescriveranno, ove ritenuto necessario, l’eventuale sospensione dell’attività didattica in presenza riferita alla singola sezione, classe o scuola e ogni altra misura idonea a ridurre il rischio di Diffusione”. Pertanto vogliamo sapere quali misure sono state prese per arginare il contagio al di fuori della scuola, perché ci pare evidente che i contagi non avvengono tra le mura degli edifici scolastici.
Punto 4: perché chiudere anche le scuole paritarie, che dagli inizi di gennaio non hanno avuto contagi, provocando anche un danno economico alle famiglie che sono state costrette a iscrivere i propri figli in queste strutture perché esclusi per mancanza di posti dalle strutture pubbliche pur avendone diritto?
Punto 5, visti i contagi avvenuti nel paese di cui riteniamo che la scuola non sia diretta responsabile, ma che riconosciamo che se mal gestita può essere volano di ulteriori contagi, e pur apprezzando e condividendo l’emanazione delle ordinanze n. 4 e 5 rispettivamente del 29 e 30 gennaio, chiediamo a chi di dovere di rendere effettivi ed efficaci i controlli previsti, chiedendo alle forze dell’ordine, ai vigili urbani e protezione civile di controllare serratamente il corretto utilizzo della mascherina, il rispetto della distanza anti contagio di 1 metro e mezzo anche all’interno degli esercizi commerciali, controllare gli spostamenti su tutto il territorio comunale. Non vogliamo che a fare sacrifici siano solo i più piccoli ai quali viene negato ogni diritto;
Punto 6: per evitare accalcamenti all’uscita della scuola chiediamo che prestino servizio volontari della protezione civile e/o vigili urbani per far rispettare la corretta e sicura uscita dei bambini e relativo accompagnamento dei genitori;
Punto 7: chiediamo al dirigente scolastico di adottare tutte le misure previste per garantire i doppi sensi di marcia e i dispositivi di sicurezza e orientamento anche nei luoghi adiacenti la scuola, cortili, accessi, cancelli e di dotare per tutti plessi su tutto il territorio comunale, frazioni comprese, i medesimi strumenti e dispositivi previsti dal protocollo nazionale in merito alla misurazione della temperatura e ai dpi (dispositivi di protezione individuale) e di procedere almeno 1 volta al mese ad una disinfezione e sanificazione straordinaria di tutti i plessi scolastici.
Punto 8: al fine di garantire a tutti il diritto allo studio, anche a chi è in quarantena cautelativa chiediamo che la scuola si adegui alla c.d. didattica mista e si doti di tutti gli strumenti utili all’attivazione della procedura, comprendendo anche connessione a internet per tutti i plessi sul territorio comunale (frazioni comprese). Chiediamo altresì come peraltro indicato nell’Offerta Formativa pubblicizzata dall’Istituto di rendere adeguatamente fruibili le Lavagne Interattive Multimediali (LIM), considerate un valido strumento a supporto della DAD;
Punto 9: Considerando che il 26/01/2021, cioè il giorno seguente la sospensione delle attività didattiche in presenza, l’asl competente registrava 113 tamponi positivi sul territorio di Teano e considerando che, come peraltro avvenuto in precedenza, l’attività in presenza venisse sospesa in relazione al grado di contagio nel territorio comunale, esigiamo di sapere come cittadini e genitori l’eventuale esistenza di parametri e criteri valutativi utilizzati dall’amministrazione e dal sindaco per disporre l’attivazione o la sospensione delle attività didattiche in presenza.
Punto 10: Il nostro concetto di salute non è solo “assenza di malattia” ma come ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la salute è «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia». Disturbi del sonno, attacchi d’ansia, aumento dell’irritabilità. Sono i sintomi più frequenti di cui hanno sofferto le bambine, i bambini e gli adolescenti in Italia durante l’isolamento a casa per l’emergenza coronavirus. Lo evidenzia l’indagine sull’impatto psicologico della pandemia Covid-19 nelle famiglie in Italia promossa dall’Irccs Giannina Gaslini di Genova e guidata dal neurologo Lino Nobili, che dirige il dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’istituto. La situazione di isolamento ha determinato una condizione di stress con ripercussioni non solo sulla salute fisica ma anche su quella emozionale-psichica, sia dei genitori che dei figli. Anche disposizioni di legge come il D.Lgs.81/2008 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro riporta la stessa definizione di salute, e ne prescrive la accurata valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato. Per quanto ancora dovranno soffrire i bambini? Per quanto ancora la loro salute mentale sarà sacrificabile? Riteniamo che se si continui a procedere con questa gestione i danni che potremmo contare in un futuro prossimo sui nostri ragazzi sarà tale che il numero dei disagi e malattie psichiche sarà molto più alto dei malati di covid.
Punto 11: siamo a conoscenza che come riportato nel piano vaccinale a livello nazionale i vaccini attualmente in produzione non sono stati testati sugli under 16 per cui gli stessi non riceveranno il vaccino in tempi brevi. Ciò significa che non è possibile sottendere l’apertura della scuola in presenza alla somministrazione delle dosi vaccinali a tutti gli studenti under 16. Siamo convinti che ci vorranno diversi anni per uscire da questa pandemia e riteniamo inaccettabile che non sia possibile attivare le procedure per una scuola aperta e sicura, nonostante la gestione della pandemia per la quale siamo tutti coinvolti e responsabili.
Punto 12: Alla luce dell’analisi condotte sui dati e appurato che in minima parte il contagio si diffonde tra le mura scolastiche, ma che è più alto il tasso di contagiosità per i comportamenti errati condotti dalle famiglie, chiediamo alle Istituzioni di porre particolare attenzione al glossario usato per comunicare i dati del contagio, dei tamponi effettuati e degli isolamenti fiduciari o quarantene in corso, intendendo come isolamenti fiduciari i casi accertati di Covid-19 (positivi al tampone) e come quarantena quella procedura che attiene le persone sane che sono venute a contatto con un positivo e che potrebbero essere potenzialmente esposte al rischio effettivo. Riteniamo che sia di fondamentale importanza comunicare ai cittadini attraverso un canale ufficiale, i dati ufficiali e veritieri sui contagi, sugli isolamenti fiduciari e sulle quarantene in modo preciso, puntuale e trasparente, fornendo altresì le fonti ufficiali anche e soprattutto riguardo i dati che concorrono al calcolo del fattore RT c.d. comunale così come depositato dall’UOPC di Teano. Chiediamo a ciascuno, nell’ambito delle proprie competenze, di integrare le informative rese al pubblico con il richiamo (allorché si diffondono valori numerici) alle fonti ufficiali dalle quali i dati sono tratti, evitando qualsivoglia elaborazione statistica soggettiva non supportata da canali istituzionali. Chiediamo che vengano diffusi solo dati ufficiali dei tamponi positivi e non presunti tali, evitando in questa situazione di incutere ulteriore timore nelle persone che leggono post su facebook.
Riteniamo che la scuola non sia più sacrificabile e che non sia opportuna la chiusura generalizzata delle attività in presenza per le classi e i plessi non coinvolti nei contagi, quarantene, isolamenti fiduciari. La serrata incondizionata la capiamo e la condividiamo solo e soltanto se si applicano altre misure restrittive per contenere il contagio.
Le nostre richieste sono anche ascrivibili al fatto di voler contrastare un fenomeno che già si sta verificando cioè vogliamo evitare che i bambini, ragazzi e i giovani studenti lascino il plesso di appartenenza per assicurarsi il diritto allo studio in altro plesso di un comune limitrofo, dove non solo si dispone di strutture che rispondono ai minimi standard garantiti, ma che in quanto gestite in maniera dignitosa, garantiscono la continuità scolastica così come stabilito a livello nazionale
Chiediamo a gran voce alle istituzioni di gestire legalmente i casi riscontrati e di rispettare pedissequamente il protocollo nazionale COVID per la scuola, in tutte le sue forme, richiedendo ai cittadini tutti di rispettare le norme anticovid che tutti conosciamo.
Infine chiediamo al sindaco e al dirigente scolastico di adoperarsi con tutti i mezzi a disposizione per rendere la scuola un luogo aperto, sicuro, e a norma e di gestire i casi positivi al covid come emergenze isolate in ottemperanza al protocollo nazionale che tutte le famiglie hanno sottoscritto.
Per tutti i motivi sopra esposti si chiede un celere riscontro dal Sindaco del comune di Teano, dal dirigente scolastico e da tutta l’Amministrazione, ciascuno per quanto di competenza, nel temine di giorni 7 dal ricevimento della presente e si invitano i medesimi ad adottare tutte le misure necessarie e previste dai protocolli nazionali /regionali etc entro la prossima data di riapertura delle scuole. Siamo tutti consapevoli che la cosa principale da tutelare è il benessere psicofisico di tutti gli studenti del nostro paese e che il nostro intento principale è rendere la Scuola nel nostro paese un posto sicuro!
Restiamo disponibili ad un incontro utilizzando piattaforme online in rispetto della normativa anticovid per un confronto civile.
Letto, sottoscritto e firmato. TEANO__________.