In un recente articolo abbiamo raccontato di una bella festa 2018, un vero miracolo se si pensa che la raccolta dei fonti da parte del comitato della Festa per il Santo Patrono, guidata dal sempre disponibile maresciallo Salvatore De Galizio con cui hanno collaborato Rita Mottola, Sergio Zanni e Giuseppe Frasca è partita solo nel mese di aprile. All’inizio però erano molti di più ma dopo solo qualche giorno alcuni di loro non vollero confermare la loro disponibilità.
Il buon De Galizio, forte dei complimenti ricevuti dal parroco Don Tommaso Nacca e dell’impegno assunto proprio dal parroco, si aspettava di vedere affidato al Comitato uscente l’incarico per i festeggiamenti del 2019, invece con molta sorpresa e meraviglia viene a conoscenza che nel frattempo è stato formato un nuovo comitato con il benestare di don Tommaso il quale però è prontamente intervenuto per invitare De Galizio ad unirsi al nuovo comitato e formare un unico grande comitato. De Galizio il giorno dopo (16/08/2018) consegnò a Don Tommaso una lista di 9 persone ma quando apprese della composizione dell’altro gruppo, declinò l’invito per motivi che non ci è stato possibile accertare precisando però di aver consegnato(17/08/2018) sempre al Parroco Don Tommaso un documento sottoscritto dalsuo Comitato, nel quale si legge quanto segue:” Al Mons. Tommaso Nacca, Il comitato uscente anno 2018 informa la S.V.Ill.ma che non è d’accordo con la coalizione con il nuovo comitato. Pertanto usciamo a testa alta per nostra volontà. Noi ci definiamo solo comitato di Emergenza per l Festa Patronale”
Nell’approfondire l’origine di tale contrasto apprendiamo che agli inizi di aprile (3 aprile 2018), il coordinatore del comitato 2018 De Galizio, per garantire la massima correttezza e trasparenza nella gestione economica fece firmare a tutti i membri del comitato una dichiarazione nel quale veniva specificato che solo al termine dei festeggiamenti e dopo aver pagato tutte le spese, con quello che restava, se restava qualcosa, si poteva ipotizzare di andare, tutto il comitato e relativa famiglia, a fare una pizza collettiva per festeggiare la buona riuscita della festa, quale unica ricompensa per l’impegno sostenuto. . Questo documento fu consegnato a Don Tommaso. Purtroppo qualche giorno dopo sette degli undici componenti del comitato dettero le loro dimissioni. Riducendo così il comitato a solo quattro persone.
Un precedente questo che probabilmente avrà influito e non poco sulla determinazione del così detto comitato di emergenza di non aderire a questo nuovo proposto da Don Tommaso, comitato che probabilmente contiene al suo interno persone già conosciute in precedenza.
San Paride già sopporta molti dispiaceri da noi teanesi, non vorremmo aggiungerci anche quello di assistere ad una disputa all’interno della propria parrocchia. Chi ha l’autorità per gestire al meglio questa vicenda è persona di buon senso, ci auguriamo che voglia intervenire per esercitare tutta l’autorità morale e spirituale per imporre una soluzione che rispetti le aspettative di quanti ritengono questo impegno solo un sacrificio da dedicare al Santo Patrono e nulla più.
Rosa Chirico