In Politica tutto è “ammesso”, tutto si “sopporta”; tradimenti dei mandati elettorali, saltimbanchi e cambi di casacche, ripensamenti e voltafaccia, ma la considerazione del Cittadino è cosa sacra! E, da quando abbiamo accettato l’incarico di gerenza di questo Giornale, tra tutte le amenità dell’Amministrazione locale, quella che più ci sconcerta, è la considerazione che si ha del Cittadino. Trattato come un “servo sciocco”, come un “utile idiota” da non tenere in considerazione alcuna, nemmeno di fronte ad argomenti epocali che ne possano segnare il futuro e il destino. È ‘o popolo che ‘o vo! Mah! E quantunque così fosse, rifacendoci a Platone “Uno dei compiti fondamentali dello stato è allora quello di preparare la classe dei filosofi-governanti, perché dalla sua buona formazione dipende il buon funzionamento della città; ma questo non è un compito soltanto pedagogico, bensì politico e culturale insieme”. Ahee…. E di che parliamo!? Ma andiamo all’argomento che ci interessa e che interessa il futuro di Teano: l’ipotizzato impianto del trattamento dei rifiuti o biodigestore che dir si voglia. Abbiamo avuto modo di notare la “nonchalance” con cui l’Amministrazione tutta sta trattando la vicenda. L’abbiamo detta in francese, ora traduciamo in italiano: “strafottenza”. E ci riferiamo a quella che è la Comunicazione dovuta, dovuta!, ai cittadini contribuenti. Strafottenza! Abbiamo, cercato noi come Giornale, Organo di Informazione, con i nostri umili mezzi di pubblicare qualche documento relativo alla vicenda e che possa essere utile al cittadino, di fatto trattato come un “servo sciocco” o come un “utile idiota”. E parliamo a ragion veduta. E per confutare quanto affermato, oggi, pubblichiamo un altro documento utile e sopperendo a quella sconsiderata Comunicazione Istituzionale. Pubblichiamo, ritenendolo utile e riassuntivo dell’intera vicenda, il Documento del COMITATO #NOIMP avente ad oggetto “Procedimento per l’autorizzazione unica di approvazione del progetto e gestione di un nuovo impianto rifiuti pericolosi e non pericolosi in loc. S. Croce – Teano CE. – OSSERVAZIONI –“. (05 maggio 2018). A questo ne è seguito un altro del mese di marzo 2021. Il Documento risulta essere un atto talmente dettagliato nella sua estensione che potrebbe benissimo essere annoverato tra quegli atti che “fanno scuola”. Tanto completo ed esaustivo che contiene persino una “Breve storia delle scoperte (archeologiche n.d.r.) nella località S. Croce di Teano” a cura dell’Arch. Alfredo Balasco e persino una relazione (copia e incolla?) a firma del dott. Alfredo D’Andrea su “Inquinamento ambientale e incidenza delle neoplasie”. Tanto a dimostrazione dell’enorme e sensibile lavoro condotto dal Comitato No Impianto. Una iniziativa questa, si badi bene, ad opera di cittadini vogliosi ed impegnati nella tutela del proprio habitat, dove il Sindaco figurerebbe, a traino, in qualità di Medico e giammai come Primo Cittadino della Città di Teano. “Piatto ricco mi ci ficco”. Nostre personali considerazioni e maldicenze. Tanto è vero che non ci risulta, nella nostra emerotèca personale, documento altrettanto dettagliato e minuzioso dell’Amministrazione da opporre alla paventata ipotesi della realizzazione di un vero e proprio mostro ecologico a danno della originaria e naturale vocazione dell’Ager Teanensis. Ora dov’è il nostro disappunto? Andiamo a leggere quanto evidenziato nei 2 Documenti: “….in merito alla procedura adottata e all’azione intrapresa da parte delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte che, in modo diverso e con responsabilità diverse, ad avviso di chi scrive, hanno disatteso i principi di trasparenza, imparzialità e informazione che fondano l’azione amministrativa”. Ed ancora: “fin da subito occorre sottolineare la mancanza di ogni tipo di partecipazione pubblica della comunità interessata alla procedura V.I.A., in violazione degli obblighi di informazione, trasparenza e pubblicità sottesi alla cura dell’interesse pubblico e ancor più tutelati in materia di tutela del territorio e dell’ambiente e della salute”. Orbene in quale recondito “antro” del Sito Web Istituzionale, il Cittadino può documentarsi e, quindi, essere informato sull’intera vicenda? Abbiamo cercato all’infinito: nulla di nulla, se non una Deliberazione del Consiglio Comunale sull’Argomento. Nel frattempo il Comune di Pastorano, è ricorso al TAR contro Gesia S.p.A., la quale, si è vista rigettata ogni giustificazione “sull’elevata precarietà ambientale non procrastinabile nel tempo e dell’elevato rischio di inquinamento per il suolo, sottosuolo e aria”. E, come si suol dire, noi continueremo a stare sul pezzo.
Qui la relazione completa: RELAZIONE COMITATO NO BIODIGESTORE
Pasquale Di Benedetto