Fin dall’inizio abbiamo cercato, come umile contributo e come ulteriore stimolo per chi è chiamato a Governare la Città di Teano, di evidenziare, di stigmatizzare, di sollecitare sul fatto che, ormai da tempo (Legge 8 giugno 1990, n. 142 – Ordinamento delle autonomie locali), i Comuni, le Città vanno gestite alla stessa stregua di un’Azienda. Ovvero, che i Cittadini, con i propri Contributi, Tasse e Imposte, vanno considerati come dei Clienti, Utenti e Contribuenti. Ovvero, fin dall’inizio abbiamo cercato, di sollecitare gli (A)amministratori locali, ad uscire dall’isolamento socio-economico prodotto da un anacronistico “Provincialismo politico”. Sono trascorsi ben 30 anni da quella Legge e, a quanto pare, a Teano, quel “Provincialismo politico” resta ancora saldamente incrostato, saldato nella mentalità e nella (in)cultura amministrativa. Questo è ciò che più spaventa alla luce delle programmate elezioni amministrative della primavera per il rinnovo (?) della gestione “dell’Azienda” Teano. Abbiamo più volte parlato di sviluppo turistico-economico, di offerta di servizi, di vocazione del territorio, di marketing territoriale, di pianificazione e visione d’insieme del futuro della Città. Evidentemente, questa nostra sollecitazione di “prevenzione e lotta al “virus” del Provincialismo politico”, non ha trovato idoneo “vaccino”. E per confutare, come nostro costume, quanto andiamo ad affermare vediamo qualche esempio, ma solo qualche esempio. Capita, quindi, che i Cittadini si vedono consegnare bollette per il consumo idrico da far tremare i polsi, non perché essi detengono sontuose piscine nelle proprie case, bensì perchè, a quanto ci risulta l’(A)amministrazione ha avuto l’ardire di “proporre e Determinare le tariffe del sistema idrico integrato del Comune di Teano, anche in violazione delle disposizioni di Legge, delle Sentenze e delle Delibere ARERA”. È, infatti, “l’Ente di Governo dell’Ambito, che nel caso di specie è l’Ente Idrico Campano – Distretto di Caserta (l’organismo individuato dalle Regioni per ciascun Ambito Territoriale Ottimale( ATO ) al quale partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni ricadenti nell’ATO e al quale è trasferito l’esercizio delle competenze dei Comuni stessi in materia di gestione delle risorse idriche tra cui la predisposizione e aggiornamento del Piano d’Ambito, l’affidamento del servizio idrico integrato, la predisposizione della convenzione di gestione per la regolazione dei rapporti tra Ente di Governo dell’Ambito e soggetto gestore, predisposizione della tariffa nell’osservanza del metodo tariffario adottato dall’Autorità e relativa trasmissione a quest’ultima per l’approvazione, predisposizione e aggiornamento del Piano d’Ambito…….”. Ovvero, tanto si evince da una dettagliata richiesta di accesso agli atti dove, peraltro, si chiede se “……nei fatti sopra esposti, ravvisassero ipotesi di reato o illeciti amministrativi, di comunicarlo alle Autorità Competenti”. E, questo è un primo esempio, di evidente “Provincialismo amministrativo”. E che dire delle affermazioni dell’ex Sindaco D’Andrea sul fatto che “…..ogni Comune dovrebbe dotarsi di un centro vaccinale e di un centro tamponi per evitare file scellerate che si stanno verificando in questi giorni con conseguente assembramento e rischio di contagio e tutto il mercimonio sui tamponi….” (08.01.2022)? E, qui, non serve un vaccino, bensì una massiccia dose di fosforo per aiutare la memoria dell’ex Sindaco. Ma non fu egli stesso ad elargire pompose Cittadinanze Onorarie a tale scopo? Calzante esempio di “Provincialismo amministrativo”, per non dire altro….. E passiamo ad un altro esempio, tra i pochi che abbiamo citato. Ci riferiamo all’ultimo “treno” perso dall’ex (A)amministrazione di Teano, ovvero a quei 90 milioni di PNRR giunti per ben 15 Comuni della Provincia di Caserta, tra i quali, naturalmente e come volevasi dimostrare non è inserito Teano. Fondi indispensabili sia per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e di degrado sociale, sia per migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativamente alle annualità 2021-2026. Sono trascorsi ben 30 anni da quella Legge (142/90) e, a quanto pare, a Teano, quel “Provincialismo politico-amministrativo” resta ancora saldamente incrostato, saldato nella mentalità e nella (in)cultura gestionale. Tanto, ancora una volta, come pro-memoria per quanti si vorranno cimentare con le Elezioni amministrative di questa primavera. Per dirla, insomma, alla Claudio Gliottone: “Ne ultra crepidam, sutor” (10.01.2022).
Pasquale Di Benedetto