Io ci provo a stare buono, ma c’è sempre qualcuno che si diverte a “sfruculiare ‘a mazzarella”. In questo caso, ancora una volta, è l’amico Claudio Gliottone, il quale nel suo ultimo “…E invece hai visto che sorpresa, caro Giudice?!”, indirizza a me le sottili riflessioni e denunce “per la campagna contro la violenza sulle donne che la giornalista Serena Dandini ha organizzato una serie di spettacoli in tutta Italia (cominceranno il 24 a Palermo), incentrati sull’argomento”. Che dire caro Claudio, sono sconcertato, basito, schifato da queste generazioni (non tutte) figlie di quel “malefico” ’68 che portò le ragazze persino al rito collettivo della deflorazione. Sì, proprio così caro Claudio. Devi sapere (ne ho avuto testimonianza diretta dai racconti fatti a me da alcune di loro) che non poche ragazze appena maggiorenni, si riunivano nei “collettivi femminili”, dopo aver regolarmente acquistato in farmacia degli speculum vaginali, per procedere alla propria autonoma “deflorazione” collettiva (rito) in nome di un “integralismo femminista” ed al grido “è mia e me la gestisco io!”. Il tutto, poi, sollevando e congiungendo i due indici e pollici a disegnare la vulva. Ed, ancora, in seguito maschietti educati dai vari Rambo 1, 2 e 3 o dai vari Rapper ipertatuati e volgari e via compagnia cantando (senza alcuna censura! Non sia mai!). Nel frattempo, 1974, in regime di “compromesso storico” un certo Aldo Moro, chissà per quale sociologica motivazione abolì dalle scuole quella materia sulla “Educazione Civica” che perlomeno insegnava la buona creanza ad una popolazione italiana per lo più semianalfabeta. Per rincarare la dose, nel 1982, venne abolita anche la leva obbligatoria (dove perlomeno venivano insegnate anche le più rudimentali regole di prevenzione sulle malattie sessualmente trasmesse) ai quei militari provenienti dalle contrade italiane e che prima di marciare in riga venivano indottrinati sulla destra e la sinistra. Sì, proprio così, caro Claudio negli anni ’80 erano migliaia i ragazzi maggiorenni semianalfabeti. Te lo posso testimoniare e documentare. Oggi, poi, non è che ci si possa ancora meravigliare sul loro accertato “analfabetismo di ritorno”. Tutto è demandato a google, tutto è delegato all’intelligenza artificiale. Proviamo a chiedere a quanti di loro conoscono le Regioni d’Italia? Quali sono i Capoluoghi di Provincia, quali sono i Fiumi o i Laghi italiani? Sai quanti sono i NEET (Not in Employment, Education or Training), cioè quei giovani che “non lavorano, non studiano, non si aggiornano”? Sono circa 2 milioni in Italia, caro Claudio!!! E sai chi sono i loro mentori? Fedez, Rosa Chemical o serie televisive come Gomorra!!! Vuoi un altro esempio? Sfera Ebbasta ad esempio è stato ripetutamente accusato di misoginia (in «Hey tipa» ad esempio rappava «vogliono un cazzo che non ride, sono scorcia-troie, siete facili, vi finisco subito»). Senza alcuna censura! Non sia mai!. Ti basta caro Claudio? Vedi cosa succede a “sfruculiarmi ‘a mazzarella”? Oggi, e veniamo a noi, si firmano decreti per inserire nei programmi scolastici materie “sull’educazione affettiva”. Riconoscendo, così, che forse, antropologicamente, l’uomo è riconosciuto quale bestia? E tra tanti progetti e progettini scolastici ci mancava anche questa. Per ora mi fermo ed insieme a te caro Claudio mi rivado a leggere Platone: «Quando i figli presumono di essere uguali ai padri, quando i maestri tremano davanti agli scolari, e preferiscono adularli anziché guidarli, quando si disprezzano le leggi, e non si sopporta più alcuna autorità, allora è segno che sta per cominciare la tirannide». E noi aggiungiamo, quando i figli sono applauditi per il loro “mestiere” di NEET (Not in Employment, Education or Training) senza nemmeno conoscere che dico, l’Educazione Civica, o perlomeno la buona creanza, caro Claudio siamo al decadimento più irreversibile. O no?
Pasquale Di Benedetto