Gente sidicina, non temere di avere coraggio! L’ assenza di grinta, di idee e di ardire hanno disorientato la Città. Oggi la città ha bisogno di esempi che diano fiducia e speranza, ha bisogno di segnali forti, di sicurezza e di certezze.
La mia città! Quella che, da fanciullo, mi ha forgiato e mi ha fatto diventare quello che sono oggi. Ripensando al passato, ricordo d’aver conosciuto e vissuto una Teano molto diversa da quella attuale, una Teano sì distrutta dagli eventi bellici della 2^ guerra mondiale, piena di macerie, povera sotto l’aspetto economico ma ricca di umanità, di vita e, soprattutto, protesa al futuro, alla ricostruzione, alla rinascita, al miglioramento. Teano, che nel suo piccolo, soddisfaceva le esigenze amministrative non solo dei residenti ma anche delle località viciniori. Una realtà di grande interesse. Ed oggi? Oggi tutto è cambiato in peggio! Di quel vecchio splendore cittadino rimane nulla o ben poco! E’ triste constatare, vedere ed assistere ad un continuo degrado ambientale scaturito esclusivamente dalla negligenza dei politici di professione degli ultimi vent’anni. Ed allora? Allora solo con la rivoluzione delle coscienze, può rinascere
Il vuoto in cui versa la classe politica dirigente non è esclusiva conseguenza di un malriposto senso partitocratico del sistema politico del paese. E’ ben più generale! Se la classe dirigente non torna a pensare in grande, Teano non ritornerà ad essere una città viva, anzi, considerando, l’accesa competitività delle città limitrofe in sistema con l’immobilismo politico cittadino nel formulare progetti socio economici, possiamo facilmente concludere che ricorrono tutti gli elementi integranti un declino in itinere. E indietro non si torna! Per non parlare, poi, del trasformismo politico, del perpetuo passaggio di alcuni soggetti politici da uno schieramento all’altro, dell’incapacità nel comunicare e condividere quel pensiero politico, quel percorso lungo il quale politici corretti muovono decisi e che conduce al bene ed allo sviluppo del proprio contesto urbano. Il cambiamento del sistema elettorale comunale imperfetto, l’iniquità politica di un mito fondato su bugie che condiziona tuttora i giovani e la cultura del consenso popolare conseguito attraverso la condivisione di programmi politici sono tutti da riscrivere. Sono tramontati i poteri forti degli ex democristiani, ma Teano come entità, agglomerato di cultura e di storia deve continuare ad esistere; poiché senza rivoluzione delle coscienze non ci sarà la forza morale della riorganizzazione. La classe politica degli anni sessanta se ne è andata lasciando un vuoto ove resiste solo il sistema clientelare.
Non credo che Teano, negli ultimi cinquant’anni, abbia avuto un’Amministrazione Comunale forte e capace di disciplinare, con cristallina trasparenza, tutti gli atti riguardanti una intera legislatura. Tutte le giunte comunali dei periodi precedenti sono state deboli perché organizzate secondo uno schema che assegnava al Sindaco il primato su tutta la vita civile e sociale. Le decisioni amministrative importanti sono sempre state prese fuori dal consiglio comunale, non per colpa delle lobby, ma perché il Consiglio Comunale veniva, di fatto, esautorato; i veri poteri erano nelle segreterie dei partiti e non contavano certo i consiglieri in un sistema solo apparentemente assembleare. Oggi, forse, il peso amministrativo del Consiglio Comunale ugualmente nullo e la debolezza dei partiti hanno conferito forza ed autonomia ad altri poteri: qualche piccolo imprenditore, qualche professionista del settore edilizio. Ma il cittadino qualunque continua a subire il sistema politico. E’ giunta l’ora di dire basta! Ci vogliono regole accettate e condivise da tutti, diversamente il clientelismo ciclico continuerà a farla da padrone.
Manca la buona amministrazione, cioè l’Amministrazione “tout court”, quella che è fatta di azioni quotidiane di applicazione delle norme e di gestione delle esigenze quotidiane del cittadino. Quell’attività poco visibile, e per questo invisa ai politici, ma concreta e produttiva per la gente, che altro non chiede se non strade pulite (e senza buche), marciapiedi, aree verdi e non piazzette con strutture idonee ad impiccagioni, restauro dei palazzi del centro, assistenza per gli ammalati e per agli anziani ed infine che vengano posti in essere tutti quelle misure idonee a far rivivere il centro storico cittadino, il cuore di Teano.
La vera politica, infatti, è la gestione ordinaria nella quale si innestano progetti e programmi di più ampio respiro. Ma non si può guardare avanti e costruire se si ha la vista corta e distorta e si cammina su un terreno sconnesso e con passo incerto. E’ questo il dramma di Teano.
Teanesi, le conclusioni ci indicano che solo con una giunta ed un Sindaco non condizionati da interessi e volontà di determinati schieramenti politici si possono combattere le battaglie quotidiane e vincere la guerra della giustizia sociale, affermando così il principio del bene sociale. La vita va migliorata e degnamente vissuta! Perseverando si giunge alla meta; il negativo, l’eterno immobile, è dannazione. Dobbiamo essere per il movimento!
Mario Biscotti