Una iniziativa, quella della giornata Plastic Free, che non può non inorgoglire l’intera Città di Teano. Proprio tutta no, tranne i sozzoni. Un successo quasi inaspettato visto il numero dei partecipanti e, purtroppo, altrettanto inaspettato nei numeri volumetrici di rifiuti di ogni genere raccolti minuziosamente dalle centinaia di Cittadini che hanno partecipato entusiasticamente alla Manifestazione. E, comunque, un evento che dà speranza, ottimismo per quanti ancora credono in una rinascita di Teano. Non tutto è perduto. La nostra inciviltà, dobbiamo ammetterlo, è squisitamente di ordine socio-culturale. E spieghiamo anche perché. Lo facciamo ricordando quando ci fece notare, ad esempio, in uno dei nostri tanti Corsi di aggiornamento circa trent’anni orsono, il Prof. Umberto Costantini, Former Responsabile Marketing e Comunicazione Pubblica del Formez. Ebbene, il Prof. Costantini ci invitava a notare come i famosi “bassi” dei Quartieri Spagnoli di Napoli risultavano di una pulizia e un decoro da far invidia ai più alti concetti di igiene casalinga. Di contro, però, l’acqua sporca prodotta per dette pulizie, veniva puntualmente e letteralmente scaraventata al di fuori dei “bassi”, e cioè nella strada pubblica, ritenuta non appartenere alla massaia tanto pulita in casa sua.
Al contrario di quanto avveniva nei “bassi” napoletani, ci evidenziava Costantini, i Paesi anglosassoni si contraddistinguevano per una scarsissima igiene domiciliare (vedi assenza di bidet), mentre le strade ed i luoghi pubblici si caratterizzavano per un decoro ed un rispetto encomiabile. Ecco, è forse questo esempio uno dei motivi per il quale anche la nostra Teano versa in uno stato di abbandono, di lordume per le strade, nei luoghi pubblici e nelle strade che attraversano il territorio? Puliti dentro, sporchi fuori. Sebbene, però, siamo perfettamente puliti nelle nostre abitazioni, non possiamo definirci persone civili e rispettabili allorquando, “buttiamo l’acqua sporca” là dove non è nostra proprietà. La strada o i viottoli di campagna. Una medaglia, due facce opposte.
Così, mentre quelle centinaia di Cittadini, sottraendo tempo ai loro impegni, alle loro famiglie ed al loro tempo libero, si adoperavano per ripulire le “schifezze” altrui, qualcuno, naturalmente ritenendosi più furbo, armato della più becera “cazzimma”, non potendo percorrere qualche metro dagli appositi parcheggi, poiché menomato negli arti, sosta con la propria autovettura fino sopra quello che è uno spazio pubblico (piazzetta comunale) facilmente riconoscibile da tutti. Il tutto addirittura sostando sotto un segnale di divieto di sosta! Sebbene le (A)amministrazioni per questi aspetti sono state pressoché tutte latitanti, c’è da supporre che anche il Governo della Città si sia adeguato al Puliti dentro, sporchi fuori. Mancanza di un’adeguata isola ecologica, mancanza di controllo ferreo del rispetto del Codice della Strada, mancanza di un’adeguata ed opportuna divulgazione del “Regolamento Condominiale”, fanno si che si continua a buttare “l’acqua sporca” al di fuori dei propri “bassi”. Tanto, poi, si organizzerà un’altra giornata Plastic Free. O no?
Pasquale Di Benedetto