Monta la protesta tra i cittadini teanesi per l’aggravarsi della crisi legata al mancato smaltimento dei rifiuti solidi, depositati dai cittadini sull’uscio di casa ormai da oltre una settimana e, cosa ancora più grave, tutti i rifiuti del mercato di sabato non smaltiti e che hanno fatto da cornice alla passeggiata domenicale nel centro ed in periferia. A questo proposito sarebbe utile conoscere quel’è il costo che pagano i mercatari del sabato in rapporto alla occupazione del suolo ed allo smaltimento dei residui a cui forse, dovrebbero provvedere direttamente loro stessi.
La rabbia della gente , legittima, ormai non si nasconde più e cominciano ad apparire iniziative originali e singolari (vedi foto inviata da ns. lettori).
L’altra sera si è sfiorato lo scontro fisico in Borgo S.Antuono Abate perché i lavoratori del consorzio in sciopero, non hanno consentito ad altri lavoratori, commissionati dal Sindaco, arrivati con mezzi ricombattatori, di rimuovere, presumiamo solo nel centro storico, i rifiuti accumulati in questi giorni.
La situazione è molto grave perché da una parte c’è la legittima rivendicazione dei lavoratori del consorzio ad essere retribuiti, dall’altra c’è il dovere della pubblica amministrazione di garantire l’effettuazione di servizi essenziali per la salute dei cittadini, poi ci sono i cittadini che si trovano impotenti di fronte ad una situazione che temono possa riproporsi in tutta la sua gravità, come due anni fa.
In tutto questo, quello che ancora fa arrabbiare i cittadini è che, l’intero costo del servizio, ormai è a carico del solo contribuente e pure risulta essere la parte più debole della catena, cioè quella che deve pagare e non avere neanche la forza per potere intervenire. Ma, si dirà, è il Comune delegato a gestire i rapporti contrattuali con il Consorzio e allora? Il Sindaco, che non credo voglia assumersi in prima persona l’intera responsabilità, cominci a fare affiggere un manifesto in cui spiega ai cittadini quali sono state le contestazioni rivolte al Consorzio, quali le penali applicate e in che modo è possibile uscire dal Consorzio. Se e come, si è provveduto a creare strutture per la raccolta temporanea dei rifiuti in casi di emergenza.
Nel frattempo impartisca precise disposizioni agli incaricati comunali (Vigili Urbani e Ufficio Ecologia) di dare risposte precise e non evasive ai cittadini che telefonano per segnalare e possibilmente non mostrarsi infastiditi.
Inoltre, poiché continuano a circolare in città volantini distribuiti dall’amministrazione comunale con i quali si minacciano sanzioni ai cittadini che non rispettano le norme sulla differenziata e gli orari di deposito dei rifiuti, ne facciano stampare un altro in cui si fissano le penali da applicare al Comune se non provvede con ogni mezzo a far pulire le nostre strade.
Clorinda Macchiarella