L’abbiamo attesa ansiosamente questa fase II come si attende la fidanzata o il fidanzato di cui siamo follemente innamorati. Ci abbiamo creduto come i bimbi ed invece, ahinoi, a ben guardare di fase II neanche l’ombra. Non è mutato quasi nulla. Anzi in alcuni casi l’allentamento delle misure sembra a dir poco un ulteriore restringimento.
Si potrà fare attività motoria, forse, De Luca, permettendo. Ma solo con la mascherina. Ma solo a due metri di distanza dagli altri. Ma solo se si è nati dopo le otto di sera e si ha nel cognome la lettera X. Ma solo se entrambi i genitori sono dipendenti di Poste Italiane e quest’anno non hanno preso nessun giorno di ferie o di malattia.
Si potrà acquistare la pizza ma solo nei giorni dispari, a targhe alterne mantenendo il distanziamento sociale, mangiandola solo dalle 17.45 alle alle 17.46, tagliandola solo con la mano sinistra e mangiandola senza mani. Non si potrà usare il coltello per tagliarla ma solo la forchetta. Ovviamente la forchetta dovrà essere stata acquistata prima del lockdown, in un giorno di pioggia ed avere il marchio di produzione in Valacchia.
Si potrà uscire ma solo con l’autocertificazione, solo per motivi urgenti, solo se tuo padre si chiama Alcide e tua mamma Genoveffa.
Si potranno fare i funerali ma solo su prenotazioni, con massimo 15 invitati.
Si potrà giocare a scarabeo e ci si potrà collegare ad internet solo se è stata comunicata l’allerta meteo per neve.
Si potranno fare i caffè, ma non si potranno bere, ma si potranno consegnare a domicilio ma solo se si è possessori di un cane, di un gatto e di un pappagallo e solo se quel giorno la nonna ha fatto il pane.
Si potrà scendere in strada ma solo se in quello stesso momento qualcuno si sta sposando nel tuo stesso comune.
Si potrà tornare a casa ma solo se nel frattempo la casa ti è rimasta.
Si potranno ordinare le paste ma con consegna al domicilio di uno che quel giorno ha avuto sei gemelli e uno dei gemelli deve essere di razza asiatica e uno di razza afroamericana.
Si potrà portare il cane a passeggio ma solo se si ha la moglie in stato interessante con l’autocertificazione del vicino che il figlio è suo.
Si potrà andare in chiesa ma solo quando la chiesa è chiusa e il parroco sta dormendo.
Si potrà andare al mercato che si terrà il 32 maggio, senza nessuna bancarella. Ma si potrà solo se si conosce la Divina Commedia a memoria e se si supera un test di cultura generale all’entrata sulla vita delle falene ai tempi della peste bubbonica e se si è in possesso dell’ultimo volume della saga del “Principe e il sovversivo” e si è guardato nell’ultima settimana, in lingua originale e senza sottotitoli “La corazzata Potëmkin”.
Queste sono le cose che si potranno fare dal 4 maggio. In un altro momento vi racconteremo quelle che non si possono fare.
Marco Gutoriello