Abbiamo il piacere di ospitare sulle pagine del nostro giornale una delle figure più controverse degli ultimi mesi, l’ex direttore del Messaggio, nonché ex Vice sindaco di Teano, il Cons. Alessandro Pinelli. Consigliere, innanzitutto buona sera e come sta? Non le pare che ormai, parlando di lei, l’aggettivo “ex” ricorre troppo spesso?
“Buona sera a tutti i lettori del Messaggio. Se mi fa questa domanda l’unica risposta sensata che posso dare è lo sono stato. Battute a parte, posso chiederti di usare toni maggiormente confidenziali visto che siamo buoni amici da anni?”
Sicuramente sì. Noi lo facevamo per te caro Sandro, non vorremmo che questa tua vicinanza alla nostra testata e soprattutto l’amicizia dichiarata con l’articolista possa costituire un pregiudizio politico, un peccato di cui pentirsi.
“Caro Carlo sai bene che l’amicizia non deve mai costituire un pregiudizio”.
Beh detto! Allora senza preamboli entriamo nel vivo dell’intervista…ti avverto non facciamo sconti, neppure agli amici.
- Dal 3 febbraio 2020 il Comune di Teano non ha un Vice Sindaco. Il tuo è stato un atto dimissionario o una revoca?
“Mi sono dimesso il 3 febbraio ritenendo che non vi erano le condizioni per continuare a svolgere il ruolo a me assegnato dalla prima ora e per tutta una serie di difficoltà interne tra le quali quella di essere utilizzato come bersaglio o capro espiatorio per quelle cose che non andavano nell’Amministrazione”.
- Cosa ne pensi della Giunta di “santità pubblica, pardon …sanità pubblica”? È stata davvero qualcosa di utile così come ci vogliono fare credere?
“Beh ritengo che l’idea, nella sua fase embrionale, avesse un senso e nello specifico potesse rappresentare una garanzia per tutti. Tuttavia, con il passar del tempo, mi sono reso conto che l’idea, nella sua fase pratica, è stata mal realizzata”.
- La tua astensione all’ultimo Consiglio Comunale sull’approvazione delle tariffe IMU ha suscitato clamore. Ci spieghi perché questa inversione di rotta rispetto alla maggioranza che sostiene il Sindaco D’Andrea?
“Fammi fare una premessa doverosa: l’IMU sui terreni agricoli non si sarebbe comunque pagata. Infatti, la stessa previsione era anche nei regolamenti approvati dalla precedente amministrazione ma a prescindere dai vari regolamenti il Comune di Teano è esentato dal pagamento dell’IMU sui terreni agricoli. La mia astensione e del mio gruppo è dovuta semplicemente perché a nostro parere la proposta di delibera era sbagliata. Prima di tutto perché la scelta non tiene affatto conto dell’incidenza sul piano di riequilibrio pluriennale ed un apparente beneficio attuale può comportare un danno nel tempo molto più consistente. Inoltre le scelte non possono essere imposte ma debbono passare per trovare una sintesi comune tra le varie anime della maggioranza. Inoltre le esenzioni e riduzioni previste nella delibera saranno da applicarsi solo ed esclusivamente dal 30 ottobre al 31 dicembre 2020 e non dal 1 gennaio. Se si fosse voluto applicarle dal primo gennaio si doveva procedere ad un annullamento e non ad una revoca in quanto l’annullamento prende efficacia dal primo momento mentre la revoca produce i suoi effetti dal momento stesso in cui viene revocata per cui allo stato attuale nel Comune di Teano, caso anomalo, si applicano due tariffe e due regolamenti diversi. Uno dal primo gennaio 2020 al 29 ottobre 2020, l’altro con esenzioni e riduzioni dal 30 ottobre al 31 dicembre 2020”.
- L’amministrazione o l’attuale maggioranza hanno un indirizzo politico condiviso?
“Sarò sincero: vorrei sbagliarmi, ma ho l’impressione che a volte si navighi a vista”.
- Da molti giornali e da voci in paese si racconta che staresti puntando i piedi soltanto per avere un posto in Giunta.
“Lo ripeto ancora: il problema non è chi fa cosa, ma come lo si fa! Bisogna essere funzionali a risolvere i problemi e non abili a crearli. Tutto deve essere inserito in un programma generale a tutela della collettività. Ciò che preferirei, e che molti non hanno compreso, è che ci sia un cambiamento di metodo. Riguardo al puntare i piedi per avere qualcosa… rispedisco al mittente l’accusa, ricordando che anche di recente ho ricevuto la proposta di tornare a svolgere la carica di Vice Sindaco”.
- Spesso il Sindaco, soprattutto nella fase iniziale del proprio mandato, ha puntato il dito contro la precedente amministrazione. Ritieni vi siano note positive nell’Amministrazione Di Benedetto e quali, invece, sono le note liete di questa Amministrazione?
“Anche qui permettimi di dire che non condivido il metodo. Sai benissimo, perché sono anni che ne parliamo, che puntare il dito non serve a nulla, ma bisogna abbassare la testa e lavorare. Ciò posto, ritengo che nei primi sei mesi questa amministrazione non ha demeritato ma era partita abbastanza bene. Grazie al lavoro di tutti. Detto questo, come ho già ho avuto modo di dire al consigliere Di Benedetto in consiglio aveva due fiori all’occhiello, peraltro gestiti da due miei amici, e parlo dei cimiteri e dell’ecologia e dunque del M.llo Tranquillo e dell’avv. Barra. Cosa che ad oggi l’attuale amministrazione non ha. Bisogna lavorare per arrivare a risolvere qualche problema atavico. Anche se siamo in enorme ritardo”.
- Recentemente l’Audacia della speranza ha votato non più a sostegno del Sindaco ma come se fosse un gruppo di opposizione. Ci spiega l’opinione che si è fatto?
“Devo dire preliminarmente che non ho problemi con nessuno dei membri del gruppo, anzi ho con loro un rapporto di leale amicizia. A volte si litiga, a volte si è d’accordo, ma questo si chiama confronto. Penso che una sintesi con il gruppo Palmiero possa essere raggiunta ancora ove mai si avesse la lungimiranza di cambiare metodo di lavoro, condividendo gli obiettivi, non attraverso dichiarazioni estemporanee, dunque con fatti”.
- Dalle pagine della carta stampata la consigliera Pentella ti ha rivolto parole non dolci. Tale cosa è frutto di ruggini passate o di rinnovate incomprensioni?
“L’assessore Pentella è stata chiamata dal Sindaco a far parte della giunta di salute pubblica insieme al consigliere Di Benedetto. Il giudizio sul suo operato spetta ai cittadini, non a me. Le sue illazioni le rispedisco al mittente. Se il problema di questa maggioranza fosse connesso e legato a ruoli e cariche sarebbe stato risolto da tanto. Continuo a ritenere e ho chiesto anche in consiglio comunale un metodo di lavoro diverso. Per quanto mi riguarda la consigliera Pentella avrebbe potuto restare a fare l’assessore fino alla fine del mandato. Sempre che fosse riuscita a portare soluzioni ai problemi della città guardando i problemi nella loro complessità e non pensando solo alla propria delega. Lei ha comunicato al consiglio di aver terminato il proprio lavoro. A mio parere l’ha lasciato a metà. Non so cosa ha fatto per la mensa scolastica, né come ha risolto il problema del trasporto degli alunni. Ma credo ci sarà tempo per chiedere e avere delle risposte a questi quesiti”.
- Accetterà le deleghe che le hanno proposto?
“Non posso dire né si, né no. La mia decisione è rinviata alla disponibilità della maggioranza e del Sindaco ad intraprendere un percorso condiviso”.
10. Riprendi a proferire parola con i giornali dopo due anni. Le ragioni di questa scelta?
“Tre motivi: 1) Ho sempre creduto nel lavoro più che nella comunicazione, anche se nelle ultime amministrazioni abbiamo avuto due sindaci maestri di comunicazione. 2) Perché dopo l’ultimo C.C. ognuno ha raccontato la storia che più gli faceva comodo. 3) Perché vista la nostra amicizia non potevo dirti di no”.
- Siamo in dirittura d’arrivo…il destino di questa amministrazione quale sarà?
“Il destino di questa è unicamente nelle mani del Sindaco e della Giunta”.
Ringraziamo il Consigliere Pinelli a nome del nostro Giornale per la disponibilità e mi sia concessa l’occasione di ringraziarlo personalmente per le belle parole spese su di me.
Carlo Cosma Barra