In questo momento di grave difficoltà economica e politica del paese anche il mondo delle professioni, ed in modo particolare la nostra, conosce una battuta d’arresto anche sull’onda di nuovi modelli e criteri di sviluppo e di crescita che promuovono e favoriscono una maggiore attenzione verso un corretto uso del territorio e delle sue risorse naturali e ambientali. Tale visione tende a privilegiare un governo del territorio incentrato sullo sviluppo sostenibile e quindi a dare attenzione alle fonti energetiche rinnovabili, al recupero edilizio dell’esistente (centri storici e rurali), limitando al minimo l’uso del suolo, al risanamento e al recupero delle aree negate, all’uso di materiali ecocompatibili nel campo dell’edilizia, ad una particolare attenzione nell’uso dei materiali e nella sicurezza dei cantieri ed anche ad una maggiore sensibilità verso l’ambiente privilegiando interventi d’ingegneria naturalistica. A questi nuovi compiti a cui i tecnici sono stati chiamati, si è aggiunta una radicale trasformazione delle norme che regolano le procedure per l’affidamento degli incarichi, delle gare d’appalto, delle leggi sulla sicurezza, del risparmi energetico, del calcolo strutturale in zona sismica ecc., che obbligano il professionista ad un aggiornamento continuo per rimanere al passo con i tempi ed evitare, quindi, d’essere tagliato fuori dal mercato. Un mercato che tende, da un lato, sempre più a specializzarsi in singoli settori e, dall’altro, ad uniformarsi alle direttive e leggi europee. Quindi, possiamo certamente affermare che negli ultimi anni si è assistito ad una vera rivoluzione copernicana nel campo della nostra professione, che ha comportato la nascita di una figura di tecnico non più relegata nella sfera, quasi domestica, del piccolo studio professionale , secondo canoni desueti ed arcaici, a favore di una maggiore, sempre più indispensabile, collaborazione con altre figure professionali e ad interagire con un mondo più complesso e più attento, rispetto al passato, verso la qualità dell’abitare, dell’ambiente naturale e del patrimonio edilizio storico e culturale.
Riteniamo, quindi, che la Consulta debba svolgere un ruolo consapevole e responsabile rispetto ai sopraddetti cambiamenti e altresì impegnarsi a fondo in un’attività, non solo proiettata verso la tutela e la promozione della categoria, ma anche verso la nostra realtà territoriale, interagendo in modo dialettico e costruttivo con tutte le istituzioni operanti in ambito locale e provinciale. A tale proposito, riteniamo che si debba prestare particolare attenzione nei confronti delle problematiche inerenti al governo del territorio come ad esempio il PUC, da redigere nel pieno rispetto delle risorse locali e degli strumenti di pianificazione regionali e provinciali, quali il PTR e il PTCP. E’, inoltre, importante estendere la nostra azione nei confronti di tutte quelle problematiche d’ordine tecnico, amministrativo e procedurale che coinvolgono la libera professione, a cui bisogna dare delle risposte e dei contributi sempre nello spirito della crescita della categoria, nel rispetto delle leggi e delle norme deontologiche professionali. Riteniamo che a tale compito debba aggiungersi la promozione d’iniziative in direzione della formazione e dell’aggiornamento professionale, attraverso seminari e corsi da organizzarsi coinvolgendo esperti nei vari settori disciplinari che man mano si deciderà di approfondire e divulgare.
Sarà ancora nostro compito di avviare una attività informativa sui bandi e concorsi di progettazione e su quant’altro possa interessare lo svolgimento della libera professione, in modo particolare, presso gli Enti pubblici in ambito comunale e extra.
Inoltre, per dare maggiore visibilità all’operato della Consulta è opportuno costituire un Portale Web ed anche la realizzazione di una bacheca cittadina ove affiggere tutto ciò che si vorrà rendere pubblico alla cittadinanza.
In sintesi i punti salienti del programma sottoposti all’attenzione e alla discussione dell’Assemblea e successivamente approvati, sono i seguenti:
- Promuovere una particolare attenzione verso lo sviluppo sostenibile del territorio e nei confronti di una pianificazione urbanistica del territorio nel rispetto del PTR e del PTCP e compatibile con le risorse ambientali, il patrimonio edilizio storico e rurale delle frazioni, paesaggistiche e produttive presenti nel Comune di Teano.
- Promuovere una particolare attenzione verso le fonti energetiche alternative e verso i sistemi costruttivi a risparmio energetico e alla bioedilizia.
- Promuovere una particolare attenzione verso le attività di recupero del patrimonio edilizio esistente del centro storico di Teano e quello delle frazioni.
- Promuovere una particolare attenzione verso gli interventi d’ingegneria naturalistica e di conoscenza nei confronti dei materiali e delle tecniche costruttive tradizionali.
- Promuovere ed incentivare il rapporto della Consulta con i vari Enti istituzionali, gli Ordini professionali presenti sul territorio.
- Assistenza nei confronti delle problematiche di ordine tecnico, amministrativo e procedurale nei confronti dei tecnici e delle imprese che aderiscono alla Consulta.
- Attivazione di seminari, corsi di formazione e iniziative per promuovere la conoscenza nel campo delle tematiche inerenti alla svolgimento della libera professione.
- Promuovere l’affiancamento di un tecnico esperto ad un giovane professionista per consentirgli i primi passi nel mondo della libera professione.
- Promuovere un Parco Progetti per il Comune di Teano e attivare un gruppo di lavoro che studi le varie opportunità per potere accedere alle procedure della Comunità Europea per potere accedere ai finanziamenti finalizzati alla realizzazione di progetti di valenza intercomunale.