Le preoccupazioni manifestate dai dirigenti delle squadre di calcio locali, al momento, sembrano essere rientrate. Il rifacimento del fondo del campo sportivo G.Garibaldi non si farà, almeno non per il prossimo anno calcistico e dunque è scongiurato il pericolo di dovere disputare le partite in casa presso qualche campo amico.
Dopo l’annuncio da parte dell’assessore allo sport Francesco Magellano dell’avvio della gara per l’affidamento dei lavori di messa in opera del fondo di erba sintetica sul campo sportivo , dopo che le tre squadre di calcio e relative giovanili avevano cominciato a studiare soluzioni alternative per il prossimo campionato 2011/2012, si è appreso da fonti non ufficiali che la gara era stata bloccata, nonostante giacessero alcune offerte sulla scrivania dell’ufficio contratti del Comune.
Per giorni abbiamo cercato di conoscere i motivi per cui quelle buste non venivano aperte e non si procedeva all’affidamento. L’ufficio competente non rispondeva per la perdurante assenza del responsabile, l’assessore Magellano era in attesa di verifiche, l’ingegnere Capo non era raggiungibile per impegni personali, insomma per alcuni giorni la vicenda della gara per il Campo sportivo era diventato un mistero di cui nessuno voleva o poteva fornire risposte. In giro si raccoglievano indiscrezioni circa la presenza agli atti del comune di alcune osservazioni avanzate da esterni all’ente con le quali si avanzavano seri dubbi sulla fattibilità dell’intervento. Le stesse Società sportive si chiedevano come comportarsi per il prossimo campionato e quali misure adottare in caso di avvio dei lavori.
Oggi, per caso, abbiamo incrociato l’assessore ai lavori pubblici Flavio Toscano il quale, come al solito, per la verità, non si è sottratto alla domanda che si stanno ponendo tutti:”Perché è stata bloccata la gara per l’appalto per il fondo di erba sintetica al campo Garibaldi?”.
In effetti sembra che alcune segnalazioni pervenute all’Ufficio Tecnico Comunale, abbiano sollevato seri dubbi circa la pericolosità, per la salute dei praticanti, del materiale da utilizzare per il fissaggio dell’erba sul fondo del campo, ritenuto tossico e non conforme alle norme in vigore della FIGC. Questa segnalazione non poteva essere trascurata e quindi l’Ingegnere Capo del Comune si dovrà fare carico di verificare con i tecnici della FIGC quali soluzioni alternative o di ultima generazione, adottare per la realizzazione dell’opera. Intanto tutto resta sospeso e le squadre di calcio locali potranno programmare la prossima stagione sul solito campo, con la solita polvere e nel solito fango.
Svelato il mistero che però lascia spazio ad un interrogativo: ma è mai possibile che ogni volta che si delibera su di un lavoro pubblico, una gara, un capitolato, poi c’è sempre qualche intoppo di tipo procedurale, contrattuale, progettuale o di opportunità, che non consente di passare alla fase realizzativa?
Severino Cipullo