Fu alla fine del 2009 che, per iniziativa del presidente dell’Ascomart di Teano, Angelo Sirignano, si cominciò a parlare della possibilità offerta a Teano di creare uno dei primi Centri Commerciali Naturali. Una novità che avrebbe potuto contribuire a creare una comune politica di sviluppo e di promozione del Centro Storico e in qualche modo si poneva anche come argine alle preoccupazioni dei nostri commercianti all’indomani dell’apertura del Centro Commerciale ‘Sidicinum’ . Enti promotori la Regione Campania e la Camera di Commercio di Caserta.
Nel febbraio del 2010 fu costituito il Consorzio CCN “Città dell’Unità d’Italia”con la contestuale nomina dell’ing.Franco Corbelli quale presidente operativo. Tanto entusiasmo, tante idee, ottimi propositi da parte di chi è presente attivamente sul mercato e ne conosce le regole e le difficoltà, supportato da una forte dose di coraggio ed attaccamento alla città per avere scommesso sull’apertura di un punto commerciale proprio nel centro storico.
Come spesso accade, all’iniziale entusiasmo segue spesso, se non c’è la convinzione di quello che si vuole fare una fase di scetticismo che non sempre è giustificato ma solo alimentato da
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata quando la Camera di Commercio di Caserta, anche su sollecitazioni del Presidente dell’Ascomart e del CCN, ha offerto al CCN ‘Città dell’Unità d’Italia’, la possibilità di finanziarne fino al 50% un progetto per aiutare il rilancio commerciale ed economico del Centro storico. I commercianti aderenti al consorzio avrebbero dovuto partecipare per l’altro 50% pari ad una quota individuale di circa tre euro giornalieri.
Il dibattito che si è sviluppato a seguito di questa proposta, è stato valutato assolutamente sterile perché tutto si è concentrato sulla partecipazione economica, per la quantità e durata del contributo. I soci, lungi dal condividere l’opportunità offerta loro, si sono invece preoccupati di proporre al Presidente Corbelli di presentare il progetto e richiedere subito alla Camera di Commercio l’anticipo del 40% del contributo camerale. E’ sembrato evidente al Presidente Corbelli che non c’erano le condizioni per proseguire nella discussione, ma prima di terminare ha fornito la seguente risposta:” Si potrebbe ma non secondo la mia visione. Non è così che funziona. Se non ci si crede e non si investe in proprio, non si può realizzare nulla. Anche se venisse un dio qualsiasi e mi dicesse di essere disposto ad investire in prima persona l’intera somma per tutti gli altri associati, non sarei ugualmente d’accordo. Sono convinto che il progetto possa realizzarsi solo se ogni consorziato investa di suo, sia in termini economici che di tempo, affinchè abbia la motivazione interiore a pretendere dei risultati per ciò che ha investito”.
Queste sono state le sue ultime parole da Presidente perché appena dopo Franco Corbelli, ha presentato le sue dimissioni:” Non ritengo ci siano i presupposti per continuare a guidare il Consorzio a queste condizioni ma, pronto ad appoggiare chiunque altro si proponga e dimostri maggiore capacità e carisma”.
Una brutta notizia quella che stiamo dando ai nostri lettori, altri paesi hanno seguito con successo la strada dei Centri Commerciali Naturali, citiamo a mo d’esempio Alife, altre realtà ci hanno creduto ed hanno investito in proprio per condividere un progetto costruito e proposto da loro stessi. Dobbiamo dare ragione a quanti dicono che a Teano siamo buoni solo a piangerci addosso?