La storia dei due comitati per il festeggiamento del Carnevale è già conosciuta da molti ma, non tutti sanno invece che il vero assente nella giornata di ieri, è stato il carro. Il simbolo del carnevale, quello che cioè da prestigio all’organizzazione e trasmette attraverso i propri suoni ed i movimenti delle figure rappresentate la gioia e la voglia di cantare e ballare.
Ieri il carro non è sfilato, qualcuno ne aveva parlato, i bambini lo aspettavano in piazza ma, sembra che se c’era non sia mai partito per il suo viaggio per le strade della città.
Abbiamo indagato per svelare l’arcano e forse siamo riusciti a ricostruire un minimo di verità.
Quest’anno l’organizzazione del Carnevale, solitamente affidata all’associazione “I quattro gatti” era stata avviata anche da un nuovo gruppo di organizzatori che per tempo si erano mossi per raccogliere i fondi necessari per realizzare il loro progetto. Non è stato possibile dissuadere il nuovo gruppo a convergere nell’associazione” I quattro gatti “ e fare un unico sforzo organizzativo, tra l’altro sostenuto anche dal patrocinio del Comune di Teano che aveva assegnato alla storica associazione anche l’uso dell’Annunziata, dove si è svolto, a cura della scuola di danza “Le muse”, un intenso pomeriggio di danze ispirate ai ritmi tipici del carnevale brasiliano.
Conclusione: si sarebbero registrati in città due diversi festeggiamenti carnevaleschi ma con una differenza tra i due e cioè che i nuovi arrivati avrebbero offerto ai numerosi partecipanti i giganti di cartapesta, cioè i carri che tanto piacciono ai bambini. E proprio i bambini sono rimasti delusi nell’apprendere che il carro, quello dei Puffi, non sarebbe sfilato per le vie del centro.
Cosa è successo? Sembra che il carro, di cui pubblichiamo una foto, sia stato montato su di un trattore non in regola con le norme del codice della strada e dunque il proprietario è stato diffidato dai vigili Urbani a non muoverlo dal garage dove era depositato. Dunque, niente trattore, niente carro. Una casualità o una verifica mirata? C’è chi la vede bianca e chi nera certo è che la disputa è finita nel modo peggiore con la grande delusione dell’autore del carro, tra l’altro di fattura abbastanza pregevole, Ivano Martusciello, molto amareggiato e con lui i compagni di avventura che, non si sarebbero aspettati di essere vittime di un tale scherzo del destino.
Ma, come si dice, a Carnevale ogni scherzo vale!
Rosa Chirico