Vista la situazione politica di Teano alquanto nebulosa, articolata, a tratti ingarbugliata, il Direttore de Il Messaggio intende cominciare, con questa prima intervista all’ Ing. Nicola Di Benedetto a cercare di stimolare un discorso utile (anche), a far chiarezza su posizioni, piani programmatici di questa Amministrazione. Un tentativo per mettere in condizione il cittadino di farsi una opinione un po’ più chiara e non dettata dai pettegolezzi del “palazzo” e dalle iniziative calate dall’alto senza alcun contraddittorio. Alle interviste non seguiranno commenti del Direttore al fine di lasciare ampia libertà di giudizio al lettore.
Ieri sera si è svolto un Consiglio comunale di una certa importanza. Argomenti in discussione di notevole interesse per i cittadini. Come è andata?
È andata come sempre da due anni a questa parte. Discutere, argomentare e chiedere di capire, sono diventate azioni prive di ogni significato. Qualunque sia l’argomento, non si ascolta, non si riflette, e non si pensa. Si eseguono gli ordini, anche se questi vanno contro gli interessi della comunità che si intenderebbe rappresentare. Il Consiglio comunale è stato completamente svuotato delle sue reali funzioni democratiche.
Nel concreto?
Ieri sera, ad esempio, si è discusso della nuova regolamentazione IMU che tocca le tasche della maggioranza dei nostri cittadini. Ebbene, la maggioranza ha deciso di eliminare tutte le riduzioni e le agevolazioni fino ad oggi previste. Abbiamo provato a spiegare che, per gli obiettivi di incasso dichiarati dalla stessa amministrazione, non c’era assolutamente bisogno di aumentare i prelievi dai cittadini, ma non c’è stato niente da fare. La maggioranza aveva già deciso prima di arrivare in Consiglio e ha intenzionalmente evitato di aprire gli occhi sui numeri e sugli atti che lei stessa aveva approvato in passato. Abbiamo offerto una soluzione praticabile senza esito alcuno.
E quindi?
Al momento del pagamento del saldo IMU 2020, i cittadini capiranno definitivamente il grande errore commesso. Dopo due anni di nulla e di litigi, anche il più accanito dei loro elettori dovrà capitolare, almeno lo spero.
Ma il Comune sarebbe in pre-dissesto, quindi l’amministrazione non poteva che agire in questo modo.
Non è vero. I conti che l’Amministrazione stessa ha fatto, le imponevano la necessità di incassare una certa somma. Questa stessa somma era garantita dalle medesime regole IMU dello scorso anno, quindi non era necessario, specie in un periodo difficile come questo, incattivirsi.
Se così è, perché è stata assunta una decisione che appare illogica?
Perché nessun amministratore ha seguito la predisposizione degli atti che poi sono stati votati alla cieca. Nessuno di loro ha esercitato la propria funzione. In altre parole si è arrivati in Consiglio, senza sapere cosa realmente si sarebbe votato e, forti dei numeri, hanno evitato di informarsi e capire. Basti pensare che gli atti sono stati scopiazzati senza alcun tentativo di adattarli alla nostra realtà. Per me è grave, per chi li ha votati non saprei.
Si parlava anche della Tassa sui rifiuti. Cosa cambia?
Niente. È tutto rimasto invariato. Per ora…
Si spieghi meglio?
Come ha spiegato il consigliere Palmiero, ad oggi non è ancora dato sapere quale sia il totale dei costi del servizio per il 2020. Per questo motivo, quando questi costi saranno definiti, è molto probabile, visto il recente appalto, che sarà necessario correre a ripari e chiedere più soldi ai cittadini.
Si può evitare?
In queste condizioni politiche, non penso proprio. In Consiglio comunale c’è una tale frammentazione che non si sa più con chi bisogna realmente discutere. È una pena.
Vengo a conocenza di due nuovi gruppi consiliari…..
Anche. Oggi non si capisce più niente. Io non voglio entrare nei dissidi interni a quella che era la maggioranza votata dai cittadini, perché questa discussione non mi appassiona. Nel 2018, noi lo avevamo previsto … purtroppo inascoltati. Quello che mi stupisce sono invece il pettegolezzo costante, le offese gratuite, la disistima reciproca. Per me le diverse idee politiche possono farci arrabbiare, litigare, urlare, dividere per un po’, ma i rapporti personali e l’educazione non si possono mettere da parte come se fossero stracci. Una squadra di lavoro vera ha bisogno di rispetto, di fiducia e di stima reciproca. Forse tutti questi ingredienti non ci sono mai stati in quella maggioranza. E quindi era inevitabile che accadesse ciò che è successo e succede tuttora… purtroppo per i cittadini.
Continua ad invocare i cittadini, ma molti non sono stati e non sono teneri nei suoi confronti!
Quando ero Sindaco, ho accettato tutte le critiche da qualunque parte venissero, cercando di imparare e capire meglio. Il mio ruolo istituzionale lo imponeva. Dopo, da consigliere di minoranza, sono stato accusato di essere mosso solo dall’invidia e dalla voglia di rivalsa. Questo mi ha dato molto fastidio, poi ho pesato le persone che lo ripetevano e ho capito. Per coloro che non sanno distinguere una critica argomentata da un chiacchiericcio da bar, non si può immaginare che abbiano voglia di capire e allora è meglio ignorarli. Io penso di avere il dovere morale di svolgere il mio ruolo di oppositore in modo pieno e concreto. Il che significa studiare, leggere, capire e dare soluzioni diverse, se quelle proposte appaiono inservibili. Il resto è fuffa e pettegolezzo che appassiona chi non ha niente a cui pensare.
Pasquale Di Benedetto