Tra i miei ricordi, primeggia una scena del film “Il gladiatore”. Quella in cui Marco Aurelio, imperatore, rivolgendosi a Massimo, generale invitto, dice: c’è stato un sogno una volta che era Roma. Lo si poteva soltanto sussurrare! Ogni cosa più forte di un sospiro l’avrebbe fatto svanire, era così fragile. Io temo che non sopravviverà all’inverno.
Io non sono né Massimo né Marco Aurelio. Ma ho un sogno, peraltro condiviso da tutti voi. Non lontano. Non irrealizzabile. Possibile, luminoso, felice. Il futuro!
Sidicini è giunta l’ora di realizzare il nostro sogno e di impegnarci affinché l’inverno dell’oscurantismo, dell’inerzia, del fatalismo non lo uccida. L’ora di promuovere una grande stagione di sviluppo, con al centro la sostenibilità ambientale, fattore indispensabile per il miglioramento delle nostre condizioni di vita.
Realizzare un nuovo modello di crescita economica, che vada oltre quello ormai superato di Teano, che favorisca la coesione sociale, promuovendo la famiglia nelle sue diverse articolazioni.
Incrementare la qualità della vita della nostra comunità, garantendo a tutti il naturale diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, strumenti indispensabili per l’affermazione della persona. Realizzare ogni possibile sinergia con i diversi livelli istituzionali, dalla Regione alla Provincia, per la crescita ed il benessere sociale.
A tal fine, risulta indifferibile implementare nuove forme di informazione e comunicazione con i cittadini nonché incentivare la loro partecipazione attraverso forum, dibattiti, momenti di confronto con il territorio.
Bisogna garantire maggiore partecipazione ai progetti, giungendo in tempi certi a scelte condivise.
La partecipazione attiva dei cittadini alle scelte strategiche per rendere più moderna la nostra Teano è condizione essenziale per migliorare la qualità della vita, lo sviluppo, la libertà. L’indimenticato GABER cantava: La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.
Un’Amministrazione Comunale moderna ed attenta ai bisogni, vecchi o nuovi che siano, deve sostenere e moltiplicare le opportunità di una società più aperta e responsabile. E l’ascolto ed il confronto sono fattori che determinano quella coesione sociale che costituisce il propulsore della crescita complessiva.
I cittadini, attraverso la semplificazione nella comunicazione, nell’informazione e nelle procedure, avvertiranno finalmente i palazzi delle Istituzioni come la loro casa.
La macchina burocratica dovrà essere riorganizzata secondo modelli sempre più efficienti ed in grado di migliorare il lavoro e la gestione dell’intera struttura, orientati alla riduzione dei costi, al miglioramento della gestione del personale e della soddisfazione dei dipendenti, al coinvolgimento dei cittadini nella valutazione dei servizi ed al miglioramento di questi ultimi.
In tale ottica i cittadini valuteranno la qualità dei servizi erogati dall’Amministrazione, consapevoli che la condivisione delle criticità consentirà l’individuazione e la realizzazione di azioni di miglioramento condivise e sempre più immediate ed efficaci.
Il cittadino dovrà essere il perno dell’attività amministrativa, non solo nelle sue forme tradizionali ma anche e soprattutto in quelle nuove, moderne ed efficaci che consentiranno a Teano di diventare quel sogno che Marco Aurelio temeva potesse essere spazzato via dall’inverno.
Si dovrà applicare la legge sulla trasparenza e sulla semplificazione amministrativa, ampliando i livelli di tutela del cittadino attraverso la previsione di tempi certi per la conclusione dei procedimenti e l’introduzione di forme di responsabilità disciplinare ed amministrativa a carico dei funzionari inadempienti. La piena informatizzazione delle procedure amministrative rappresenterà l’antidoto contro l’inefficienza, in quanto consentirà di verificare in ogni momento la condizione dei procedimenti, il rispetto delle tempistiche e, soprattutto, smantellerà il clientelismo e le nicchie di potere, più o meno occulto.
Bisogna creare forme di coordinamento tra le attività produttive, culturali, sociali ed educative con il preciso impegno di far prendere coscienza ai cittadini di tutte le risorse presenti nella comunità e sollecitare il dialogo tra quanti gestiscono tali risorse. In sintesi per far fronte a tali impegni è necessario provvedere all’istituzione di Tavoli permanenti, ovvero gruppi di lavoro con rappresentanti dell’Ente, degli imprenditori, degli artigiani, degli operatori turistici, dei commercianti, delle associazioni e delle rappresentanze dei lavoratori.
Mario Biscotti