La delusione si legge sulvolto, ma, prima di passare all’analisi del voto e di quello che ha significato per lei, qual è la prima cosa che vorrebbe dire ai suoi elettori?
Mi preme, innanzitutto, ringraziarli che con 2.653 voti hanno creduto in noi e nella nostra proposta di rinnovamento. Voglio ringraziare le persone che ci hanno sostenuto in questa campagna elettorale, dimostrandoci il loro affetto e, soprattutto, voglio dire grazie a tutti i componenti della mia lista: Mario; Fabio; Gianpiero; Giusy; Dante; Tonia; Antonio Feola; Antonio Giottone; Giuliana; Nella; Emma; Rosaria; Giuseppe; Sandro; Rossella e Marco.
– Qual’ è la sua prima lettura del risultato del voto:
Appare evidente, ad una prima analisi del voto, che c’era un forte desiderio di cambiamento, così come emerge dal quadro politico nazionale, che ha inciso profondamente sulla politica locale. Abbiamo assistito ad un voto di protesta, dietro cui c’era un pezzo di società che ha trattenuto il respiro per troppo tempo e, quando si è presentata l’occasione, ha gridato forte tutta la sua disperazione.
I cittadini teanesi hanno deciso che, questa volta, fosse opportuno che coloro che avevano partecipato alla vita politica negli ultimi anni, direttamente o indirettamente, anche semplicemente con il proprio cognome, saltassero un giro. E’ stato più forte il desiderio degli elettori di rinnovare il panorama politico, sulla scia delle innegabili colpe della politica degli ultimi decenni.
– Anche lei pensa al fenomeno del nuovismo, come ha detto Pino Pasquale?
Da parte mia, mi chiedo,se per produrre un cambiamento, è sufficiente un volto nuovo. Personalmente, apprezzo le idee più che i volti nuovi, anche perché le vecchie logiche a volte vengono perpetrate proprio con volti nuovi.
– E’ possibile che dopo la sconfitta ci sia uno sciogliete le righe? O dietro questo progetto si prepara, come qualcuno comincia ad ipotizzare, una resa dei conti in qualche ex grande partito polverizzatosi in mille rivoli?
Per quel che riguarda me e i componenti della mia lista, si è trattato solo ed esclusivamente di un impegno morale, più che politico, animato unicamente da un forte desiderio di mettersi in gioco per migliorare la situazione amministrativa di Teano. Un impegno che certamente continueremo a portare avanti dai banchi dell’opposizione, che rappresenta quasi il 65% degli elettori, con un’opposizione non sterile, ma costruttiva e responsabile, ma di certo intransigente nei confronti della politica dei grandi interessi, delle minacce e delle imposizioni. Questa era e resta una lista civica, se c’è qualcuno che la pensa diversamente e vorrebbe metterci il cappello sopra, non ha fatto i conti con il sottoscritto.
– Quindi siete concentrati e disposti a svolgere un ruolo propositivo e costruttivo nei confronti di chi è stato investito dal popolo chiamato a gestire la cosa pubblica?
Di certo non ci faremo accecare dall’odio incivile, quello stesso odio di cui è stata infarcita la campagna elettorale, oramai trascorsa. E’indispensabile saper guardare avanti per non inciampare nella memoria del passato. Rivolgo, pertanto, un deciso invito a tutti i cittadini, di partecipare con rinnovato interesse alla cosa pubblica, bisogna farlo per se stessi e per i propri figli.
– Vuole inviare qualche messaggio particolare?
Non un messaggio particolare ma sentito e necessario: auguro buon lavoro al neo Sindaco di Teano, congratulandomi per il risultato elettorale conseguito.
Concludiamo questa intervista senza naturalmente integrarla con commenti e sottolineature ma, ci piace riportare un apprezzamento raccolto da un elettore del neo Sindaco: “E’ sempre un peccato quando a vincere è solo una delle persone perbene dichiaratesi disponibili”.
Antonio Guttoriello