Il concorso ha coinvolto tutti gli alunni delle scuole medie di Pietravairano, Francolise e Teano,quest’ultima in rappresentanza della quale si è avuta la presenza del Dirigente Scolastico della Scuola Media Laurenza Armando La Prova. A introdurre l’evento è stata la professoressa A.Balasco che ha sottolineato come l’esercizio della scrittura- inteso nel duplice significato di narrare e emozionare- abbia come momento culminante il momento dell’adolescenza con i suoi tormenti e i suoi sogni che sono un pò come le stelle. In particolare, gli studenti sono stati chiamati a riflettere sul tema dell’AMORE, che soprattutto alla loro età viene sentita come una forza di gravità che si rivolge alla famiglia e agli amici. E a continuare tale discorso è anche il Preside dell’Istituto ISISS "Ugo Foscolo" prof. Alessandro Cortellessa, che ha affermato che mai come ora, in un "contesto esterno avaro di opportunità" è necessario che i giovani guardino come modelli e baluardi alla famiglia e alla scuola, ormai unici enti attivi per un’attività come questa che è organizzata con pochi incentivi economici, fatto che però non deve lasciar desistere, per gli anni a venire, dal dover interrompere quella che è diventata a tutti gli effetti una tradizione scolastica in grado di "far parlare la realtà" e creare un "futuro migliore rispetto al tempo che si sta vivendo".
Dopo la consegna degli attestati di partecipazione ai giovani scrittori presenti, sono stati proclamati i primi tre classificati. Al terzo posto si è posizionata Fiocco Ilaria con il testo dal titolo "Non hai idea di quanto sia difficile amare", che ha colpito per la sua immediatezza espressiva. Poi, è giunto al secondo posto Nicola Dattoli con il racconto "Un amore troppo forte", che si è distinto per la "particolare grazia" della forma e, dal punto di vista contenutistico, per "la memoria storico-familiare" e "i principi morali" che ne emergono. E in cima al podio è salito Angelo Pilotti con il racconto "La danza dei sentimenti", premiato sia per "lo spazio mitico-leggendario" sviluppato sia per "le antitesi della vita nell’io narrante".
La storia, che è stata letta in pubblico con un dolce sottofondo musicale, parla di una nonna che racconta al nipote dell’amore tormentato, ma straordinario tra la mamma e il papà ai tempi del conflitto mondiale. La forza delle parole dette dalla nonna sta proprio nel porre ben in luce le grandi differenze tra il mondo contemporaneo in cui i vari mezzi di comunicazione permettono a milioni di ragazzi di mettersi in contatto tra loro e il mondo di una volta, quando le relazioni tra i giovani erano difficili e spesso non basate sui sentimenti, ma sulla convenienza e l’appartenenza a un determinato ceto socioeconomico. Ma la storia d’amore che ricorda la nonna è una struggente lotta contro ogni pregiudizio classista e, alla fine, vince e supera ogni ostacolo della vita. Non a caso l’invito che, al termine, la nonna fa al nipote è quello di fare nella sua esistenza ciò che vuole perchè l’importante è farlo con passione.
Infine, sono stati ringraziati tutti i promotori dell’iniziativa, il Dirigente prof. A.Cortellessa e i professori A.Balasco, A.Lasco,N.Piccirillo e G.Palmieri, non senza aver ricordato che "scrivere è un modo per capire il mondo" e ciò può avvenire solo se alla vita si associa la cultura. Questo perchè "Lo scrittore è come le nubi e i fiori che si formano naturalmente come risultato di accumularsi di certe forze o devono cercare l’espressione di qualcosa di loro" (Su Tung Poe).
E di qualcosa che sia sempre più profondo e che dia "il piacere di penetrare nei segreti dell’anima" (Carlo Riz Zafòn).
Rosella Verdolotti