In questi giorni di allarme socio-sanitario, da più parti sentiamo sollevarsi proteste contro questo o contro quello per i comportamenti “incivili” ed “irresponsabili” di alcuni cittadini incuranti delle diposizioni normative e comportamentali per contrastare l’epidemia Covid 19. Infatti, sembrano cadere nel vuoto le raccomandazioni delle Autorità Sanitarie e gli accorati appelli del Sindaco contro gli assembramenti e l’utilizzo della mascherina. Forse per questo un cittadino sensibile, per sua natura culturale e formativa, ha voluto inviare una Lettera al Direttore al fine di dare un ulteriore contributo alle sollecitazioni delle Autorità. Il problema, secondo l’affezionato Lettore, è da ricercarsi nella dimenticata ed abortita materia di Educazione Civica introdotta da Aldo Moro nel 1958 e insegnata nelle scuole per poi essere dimenticata negli anni per motivi finanziari. O per motivi ideologici: il ’68……. Tant’è.
Come migliorare il senso civico ed abolire il familismo amorale
Per senso civico dei cittadini ci si riferisce a quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti che attengono al rispetto degli altri e delle regole di vita in una comunità, ma a volte da molti sconosciuto. Qualcuno afferma che negli ultimi anni, nel nostro paese si siano persi passi nell’insegnamento dell’educazione civica, ma che proprio passi non ne siano stati fatti. Introdotto nella scuola italiana nel 1958, l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole medie e superiori, basato su due ore mensili, affidate al professore di storia, senza valutazione e senza troppa voglia di impegnarsi (sia tra insegnanti che tra alunni), fosse anche proseguito negli anni non avrebbe partorito un senso civico migliore di quello attuale. Senza una vera preparazione civica salta l’obiettivo della formazione dell’individuo quale cittadino per una consapevole e corretta partecipazione alla dimensione civile e sociale. Purtroppo latita profondamente il senso civico, quel “sesto senso”, quel “sentimento comunitario”, grazie al quale ogni cittadino sarebbe consapevole del fatto che la panchina ove si siede, la pensilina dell’autobus, ogni bagno ad uso pubblico, i monumenti, le strade, sono pubblici e che per questo occorre comportarsi in modo tale da permetterne l’utilizzo anche a tutti gli altri cittadini. Rispettare una città dando importanza alle aree verdi, in cui si usufruisce delle attrezzature senza alterarle, evitando di gettare rifiuti nelle fontane o di imbrattare i monumenti, è indice di senso civico, alias rispetto per la “res pubblica”. Quando una pensilina della fermata ha il vetro rotto, è imbrattata, o, all’interno, è piena di immondizia, la responsabilità per il vetro rotto, o per i rifiuti non sono dell’amministrazione pubblica, ma dei cittadini e del loro mancato senso civico. Senso civico significa non solo riconoscersi nell’inno nazionale o nella bandiera, ma anche in tutti quegli elementi che costituiscono gli emblemi della cultura e del paesaggio comunitario. Il vantaggio che offre ad una comunità l’avere il senso civico è, oltre alla possibilità di usufruire nell’immediato dei beni pubblici, un risparmio economico per gli enti locali, i quali non si troverebbero più nella necessità di dover riparare o comprare nuove panchine oppure i vetri delle pensiline, pagando, inoltre, chi li installerà, fermo restando i costi di manutenzione ordinaria. Invece dal comportamento delle persone si ha la impressione che, proprio perché di proprietà pubblica, il rispetto venga meno. La principale Legge che guida il comportamento degli individui in società di questo tipo è quella del “ FAMILISMO AMORALE “, vale a dire : “ FREGATENE DEGLI ALTRI “. Uno dei tanti motivi della distruzione del senso civico è la violazione delle norme . Migliorare il senso civico, invece, è anche utilizzare una parte del proprio tempo per intervenire a livello individuale (ad esempio scrivendo ai giornali quando accade qualcosa che non va bene), e/o impegnarci assieme ad altre attività di volontariato e/o educative e/o politiche in senso stretto. Mettere la mascherina e attenersi al distanziamento corretto, ad esempio, non solo sono regole che attengono alla prevenzione sanitaria, bensì attengono anche a quella che è l’Educazione Civica!
Lettera firmata