Alla fine, gira e rigira, in questo paese siamo costretti spesso a parlare dello stesso argomento: i rifiuti urbani, quasi come contrappeso alla serrata discussione sulla tutela dei beni archeologici. Sembra quasi che una parte della popolazione, una piccola parte fortunatamenteo, si diverta a dimostrare che nonostante lo sdegno collettivo, loro, l’immondizia continuano a depositarla dove vogliono e quando vogliono.
Immaginiamo le risate che si fanno quando noi poveri ingenui parliamo di telecamere, di vigili addetti al controllo, delle minacce di multe, ci indigniamo e li mandiamo a quel paese. Niente li sfiora se non la stupida arroganza di chi pensa di essere più furbo degli altri ed anzi è probabile che ostenti anche una sorta dose di coraggio.
Le foto che pubblichiamo sono state scattate da nostri concittadini che invece il coraggio non ce l’anno, nel senso che non hanno il coraggio di continuare ad assistere a simili spettacoli. Una domenica mattina, parti per una lunga passeggiata tra il verde salubre delle nostre campagne, magari in località Acquabianca o tra la storia infinita delle strade della nostri città, magari all’angolo della Piazza di S.Maria de Foris ed al verde delle campagne ti si presenta una discarica fresca fresca di giornata o all’angolo della strada ti coglie l’olezzo sferzante del coraggioso deposito notturno.
Che altro dobbiamo dire? Nell’antico Farwest della mitica vecchia America si metteva la taglia su i ricercati e funzionava perché il denaro faceva diventare coraggiosi, alcune volte, anche i pavidi. Che ne dite? Proponiamo alla nostra Amministrazione di assegnare una taglia a chi è in grado di smascherare i nostri eroi notturni? O ci dobbiamo rassegnare?
Severino Cipullo