Questo è il senso delle dichiarazioni dell’avvocato Ciro Balbo ha rilasciato al nostro giornale, all’indomani della notizia giornalistica che paventava una o due defezioni nel gruppo di minoranza consiliare (De Fusco e Scoglio) qualora si dovesse arrivare alla determinazione di far cadere l’attuale Amministrazione.
Tutto parte sempre dall’ormai famoso rimpastino della giunta comunale ed i conseguenti malumori provocati da chi si è visto deludere nelle aspettative assessorilei e chi invece si è visto espellere dall’organismo di governo della città. Sarebbero quattro i consiglieri comunali che, per motivi opposti, contestano l’operato del Sindaco e ne stanno marcando le distanze.
Cosa faranno, quale strategia vorranno adottare nei prossimi giorni o mesi? Intanto quelli della minoranza non stanno a guardare. Si sono incontrati l’altra sera attorno alla solita pizza ed hanno deciso che, contrariamente a quanto afferma il capo gruppo di maggioranza e vice sindaco D’Aiello, “è meglio un commissario qualunque che questo sindaco”.
Non sorprende la sortita di D’Aiello il quale è esperto di queste situazioni. Anche nella’Amministrazione Zarone, in cui svolse lo stesso ruolo di Vice sindaco che svolge attualmente nell’amministrazione Picierno, nel mentre pubblicamente ne difendeva l’operato, nelle segrete stanze lavorava per la sua caduta, difatti, caduto Zarone, si alleò subito (o già lo aveva fatto in precedenza) con il suo principale avversario, Picierno.
“Non si riesce a capire la strategia di Picierno che, con due sole mosse, è riuscito a scontentare tutti o quasi. Perché nominare assessore Pinelli che già era Presidente del Consiglio, rappresentante del Comune nell’ASI e membro della Commissione Elettorale? Perché non accontentare Compagnone che pure lo ha seguito lealmente?”
Questa la prima dichiarazione rilasciata da Ciro Balbo il quale però va oltre ed immagina già i possibili scenari futuri.
“Smentisco categoricamente quanto scritto su di un giornale locale secondo il quale, due della minoranza e segnatamente De Fusco e Scoglio, non siano disposti a firmare le dimissioni da consigliere, se queste possono mandare a casa Picierno e restituire la città ai cittadini “ Alla domanda se avessero sottoscritto un documento, ha così replicato:”Si sono incontrati sette galantuomini e tra galantuomini non c’è bisogno di sottoscrivere alcunché” e continua “ La verità è che non si sa cosa intendono fare i quattro consiglieri della maggioranza (Feola, Compagnone, Zarone e La Prova) in dissenso con il sindaco”.
In conclusione sembra dire: noi siamo pronti e gli altri?
Figueras