La notizia è circolata in un baleno. Di bocca in bocca tra lo sgomento della gente che conosceva già la tragica vicenda che ha coinvolto due famiglie in un incidente l’altra sera sulla Casilina.
Michele Di Benedetto, l’uomo alla guida della Fiat Punto è morto.
Non c’è l’ha fatta. Michele, marito di Iris Autieri coinvolta insieme ai due figli di 10 anni il maschietto e cinque anni la femminuccia nel tragico incidente di domenica sulla stradale Casilina all’altezza del caseificio Sorì. Purtroppo le notizie devastanti che hanno colpito questa famiglia non finiscono qui perché c’è la figlioletta di cinque anni, ricoverata al Santobono di Napoli in coma farmacologico e da sottoporre a complicato intervento chirurgico mentre la madre, ricoverata in altro ospedale, pur non essendo considerata in fin di vita, la prognosi è ancora riservata. L’unico che ha subito più lievi fratture è il maschietto di 10 anni ancora comunque sotto osservazione medica.
Michele Di Benedetto, era un giovane ingegnere molto conosciuto per la grande professionalità e serietà, che aveva maturato anche una breve esperienza politico amministrativa presso il comune di Vairano Patenora, il cui attuale Sindaco Bartolomeo Cantelmo risulta essere un suo parente.
Aveva scelto come sua compagna di vita la giovane Iris Autieri, originaria di una stimata famiglia teanese, impiegata in un affermato centro di analisi cliniche di Teano.
Le comunità di Vairano Patenora, frazione di Marzanello e di Teano sono accomunate nel dolore e nella costernazione.
Intanto in altre sedi si svolgono le indagini di rito mentre il protagonista principale in negativo di questa vicenda, se ne va libero nella sua Pietramelara, magari mostrando il ghigno beffardo come quello che ha mostrato appena sceso dall’auto, dopo il tragico impatto.
Bisogna pregare per chi lo può o vuole fare ma, contestualmente anche riflettere su queste vicende, senza ipocrisia.