Ricordate la vicenda del gestore del bar di Piazza Sperandeo che aveva fatto richiesta al comune di poter beneficiare di una vecchia delibera di giunta che consentiva agli esercenti di pubblici esercizi di carattere commerciale di non pagare l’occupazione del suolo pubblico (TOSAP) dal mese di giugno a settembre?
Bene, sembra che finalmente la vicenda sia stata chiarita. Il Comune attraverso la risposta ufficiale del dirigente del settore ing. Tommaso Compagnone ha comunicato, che la richiesta non poteva essere accolta in quanto in contrasto con il regolamento comunale vigente che fa distinzione tra esercizi commerciali ( solo compravendita di prodotti e merce varia) e locali adibiti a consumo di bevande.
Tra la richiesta e la risposta ufficiale c’è stato un singolare confronto su FB tra un componente della famiglia Tridente ed il primo cittadino ing. Nicola Di Benedetto che riportiamo di seguito:
Giuseppe Tridente a Nicola Di Benedetto 13 giugno alle ore 13:12 · Teano · Buon giorno signor sindaco ,sono passati 32 giorni da quando ho protocollata la domanda e non ho avuto nessuna risposta , nonostante i continui solleciti…Le sembra trasparenza questa ???gradirei una risposta visto che la settimana scorsa le ho scritto un messaggio sia pubblico che privato…GRAZIE
Giuseppe Tridente Dato che NON è stato notificato ancora nulla , la risposta è positiva o negativa ?
Giuseppe Tridente Perché gli scorsi tre anni me lo ha concesso dato che parliamo della stessa delibera ??
Manca la risposta.
L’interrogativo di Giuseppe viene spontaneo. Lo stesso Ente, lo stesso esercente, la stessa delibera applicata per tre anni consecutivi, il quarto anno un funzionario, seppure nel pieno delle sue funzioni, rileva che la richiesta non può essere evasa perché la delibera contrasta con il regolamento comunale.
C’è forse qualcosa che non quadra come per esempio che una delibera di Giunta Comunale, cioè il governo della città, dunque un provvedimento dell’organismo politico, può essere annullata o diversamente interpretata attraverso una semplice interpretazione di un rappresentante della struttura amministrativa? Non avrebbe dovuto forse prima comunicare al Sindaco la eventuale irregolarità, suggerire forse qualche modifica per dare modo al sindaco di sottoporla alla Giunta e solo dopo eventualmente procedere al rigetto?
La lettura del testo della risposta del funzionario ci propone un linguaggio freddo e burocratico di quando si vuole negare qualcosa, forse si poteva trovare una soluzione diversa di fronte alle necessità di aiutare le nostre attività commerciali ( compresi i bar), non fosse altro per giustificare almeno in parte la circostanza che un diritto riconosciuto per tre anni poi viene negato con una risposta secca.
Non è proprio questa una buona occasione per mostrare i muscoli! Ma comunque la dichiarazione del sindaco lascia intravedere una possibile soluzione alternativa prospettatagli dagli stessi uffici. Siamo pronti a pubblicare la soluzione positiva di questa vicenda.
Rosa Chirico