Cambia il calendario dei rifiuti! Notizia vera o fake news? Ni, per entrambe le domande! Sta di fatto che qualche giorno ha su fb circolava, perché pubblicato all’albo pretorio del Comune di Teano, ovvero la voce ufficiale dell’Ente, una locandina con il nuovo calendario. Oddio, uno nuovo? Dunque nuove scadenze e nuovi metodi da rispettare; ma questi sono pazzi, così senza avvisarci! E domani cosa raccolgono? Umido, nero, plastica, ma si giriamo la ruota per saperlo…dell’oggi non c’è certezza, figurarsi del domani! Ma poi già non raccolgono più nulla! Come ci dobbiamo comportare? E chissenefrega, domani caccio tutto e poi vediamo! Ovviamente questa è la simulazione di quello che avrebbe potuto essere il discorso di un nostro concittadino. Una simulazione molto vicina alla realtà, specchio fedele della preoccupazione circolata nel tam tam del popolo mediatico di fb. La notizia poi si è rivelata falsa …per il momento. Qualcuno, appare evidente, un po’ più sveglio, accortosi della boiata che stava accadendo sul social network, prima che le cose precipitassero, ha pensato di allertare qualche amministratore. Risultato: locandina ritirata. Della Casa Comunale non un comunicato che spiegasse l’accaduto, nulla di nulla, come se i cittadini di Teano fossero sudditi da coccolare solo nel periodo elettorale. Ma forse questo è quello che un po’ tutti meritiamo…oddio, spero di no! Da voci di corridoio si apprende, tuttavia, che la locandina è stata pubblicata per sbaglio -e qui fatto un sospiro di sollievo, dovrebbe cominciare a pizzicare e fare male la mano destra, a chi scrive con la mano destra e, la mano sinistra ai mancini – per ovvie ragioni che preferisco affidare alle intuizioni individuali. Dovremmo ridere e tirare un sospiro di sollievo se non fosse che, in condizioni normali, tale accaduto dovrebbe farci perdere il sonno. Ma tutto passa, a testimonianza che ormai il cittadino di Teano è rassegnato a tutto. Tale cosa rappresenta la vera tragedia che la nostra comunità sta vivendo: ormai, quasi per senso comune, si è deciso di crogiolarsi nell’apatia e nel disinteresse verso la cosa pubblica. Tornando a quanto precede, la realtà è che i nostri amministratori probabilmente stanno effettivamente pensando di sostituire il calendario vecchio con uno nuovo, ma lo faranno, come sempre, con il metodo sbagliato. Lungi da me intenzioni dichiaratamente polemiche, ma guardando i fatti, è evidente che siamo stati portati con l’inganno in un girone dantesco e, sotto altro aspetto, è evidente che chi ci amministra pretende di trattarci da pecore. Ed infatti: come si può pensare di predisporre un nuovo calendario senza avere illustrato innanzitutto alla comunità il perché, il quando ed il come? Come si può pretendere, in maniera estemporanea, di cambiare usi e costumi ormai digeriti? Quali sono le sorti della tanto decantata democrazia partecipata sbandierata in campagna elettorale e ripetuta in maniera ottundente? La rivoluzione ecologia, quella ormai sbiaditamente bio, annunciata due anni fa, ripetuta come un mantra, è la barzelletta di sé stessa. L’accelerazione prevista, annunciata e sperata da agosto in poi, periodo in cui si è insediata la nuova ditta per la raccolta, non è avvenuta, anzi la situazione è decisamente peggiorata con costi molto più alti di prima. Paghiamo, insomma, per un sistema che non funziona e dobbiamo essere contenti di farlo… . Ma poi le buste per l’indifferenziato con cip elettrogenetico o codice “a barre” (si dice cosi e non a “barra”…che semmai sono io!) che fine hanno fatto? Passato lo spot, passata la festa, sembra. È inutile nasconderlo la storia racconta di un fallimento preannunciato e puntualmente verificatosi. Oggi dalla pubblicazione per mero errore di una ipotesi di nuovo calendario dovremmo avere la dimensione della tragedia amministrativa, prima ancora democratica, in cui siamo caduti. Quanto accade palesa la circostanza per la quale chi ci amministra non ha per nulla le idee chiare sul da farsi, menchemmeno nel campo ecologico, dove si vive alla giornata. E mentre la Casa Comunale diventa sempre più la torre di avorio dove chi pretende di amministraci (si,pretende!) si rinchiude pensando che sia il refugium peccatorum di ogni cosa, e qualcun altro pensa di diluire evidenti responsabilità ponendole sulla testa di tutti e non solo di chi amministra, si chiede supinamente a noi cittadini che tutto, apaticamente, acriticamente e senza tempo, scorra e vada sempre bene.
Carlo Cosma Barra