Il consigliere Corbisiero eccepisce la validità di quel consiglio comunale in quanto, la notifica di convocazione a lui indirizzata, risultava essere stata consegnata il giorno 4 ottobre nelle sue mani mentre invece egli si trovava all’estero e precisamente a Betlemme in Israele. L’osservazione viene ritenuta in un primo momento alquanto pretestuosa dalla maggioranza ma poi a questa, si aggiunge anche quella riferita al Consiglio comunale appena iniziato. In effetti anche la convocazione per il Consiglio comunale di oggi era stata notificata il giorno 4 ottobre e riportava la stessa descrizione “consegnata il..nelle sue stesse mani”. Anche per questa notifica è valsa dunque la contestazione di nullità.
Grande imbarazzo da parte del Presidente Zarone che ha cercato inutilmente di convincere i tre consiglieri di opposizione presenti Corbisiero, Ciro Balbo e Fabiano Cirelli a ritirare l’obiezione, adducendo a scusante che questi formalismi non sempre vengono rispettati perché si da per scontata una certa elasticità tacita tra i componenti il Consiglio comunale.
Niente da fare, secondo Corbisiero l’irrigidimento sarebbe anche la conseguenza del fatto che egli stesso, sapendo di doversi recare in Terra Santa per un pellegrinaggio programmato da mesi, aveva chiesto allo stesso Zarone di spostare il consiglio dell’11 al giorno dopo in quanto il suo rientro era previsto proprio per la serata dell’11. Zarone non aveva ritenuto di aderire alla richiesta.
Nell’impossibilità di trovare una soluzione, il capogruppo della maggioranza Gianpaolo D’Aiello invita i suoi ad abbandonare l’aula , invito raccolto tempestivamente dagli uomini della maggioranza.
Ora tutta l’attenzione è indirizzata alla ricerca delle responsabilità che si vorrebbero ricondurre tutte al comportamento del messo comunale, la dipendente L.R. la quale però si difende affermando di avere informato la suocera del consigliere Corbisiero e di avere depositato nella cassetta delle lettere le due notifiche. Compito delicato quello del messo notificatore in quanto dai loro comportamenti possono discendere responsabilità che vanno oltre la semplice operazione di consegna. Chi svolge questo compito deve essere ben consapevole delle leggi e regole che devono essere rispettate nello svolgimento di questa mansione e, a detta della stessa impiegata, solo da qualche tempo era stata ufficialmente adibita a tale compito senza per altro beneficiare di alcun corso di formazione specifico che la mettesse al riparo da qualche ingenuità, dovuta proprio alla poca esperienza o conoscenza delle esatte procedure.
Ci troviamo in presenza di uno scontro politico amministrativo tra maggioranza ed opposizione che però rischia di individuare nel messo comunale il solo capro espiatorio di questa vicenda, mentre invece sono ben visibili responsabilità precise in ordine alla gestione complessiva del Consiglio comunale.
Figueras