Vairano Patenora. Otto tigli secolari decapitati per dare la “giusta” visibilità ad una nuova attività commerciale. Non si capisce bene chi ha proceduto – manualmente – al taglio della chioma degli otto tigli lungo la strada statale Venefrana; non è ancora ben chiaro se è stata l’Anas oppure se l’iniziativa sia nata dalla volontà di qualche “privato” infastidito dalle foglie e dai rami delle piante che, con molta, probabilità, hanno avuto l’unica colpa di essere nate – circa un secolo fa – proprio davanti ad una struttura di un potente imprenditore della zona.
Si sa, le cose belle e importanti, non vanno in alcun modo celate, hanno bisogno di luce e di visibilità, perciò, senza pietà – e probabilmente senza vergogna – ecco arrivare la motosega nella mani esperte di qualche operaio (non si sa ancora se dell’Anas o del privato) che in pochi minuti hanno abbattuto tutte le otto cime. L’ipotesi secondo cui la decapitazione dei tigli, sia stata finalizzata per dar “luce” ad una struttura commerciale nata da poco tempo sembra essere confermata dal fatto che prima e dopo – lungo la stessa strada – tutte le altre piante non sono state minimamente toccate.
L’episodio ha determinato malumori in numerosi cittadini, residenti nel comune ma anche molti viaggiatori della domenica che non hanno potuto non notare lo scempio compiuto su di un patrimonio, quello delle piante, che deve ritenersi legittimamente di tutti. E’ unanime l’auspicio che le autorità competenti avviino le più opportune indagini per accertare la legittimità dell’azione e, in caso contrario, di punire i colpevoli.