Abbiamo atteso un po’ di tempo prima di addentrarci in quella che è la solita disamina dei risultati elettorali. Una cosa è assodata: Teano ha il Suo nuovo Sindaco nella persona dell’Avv. Giovanni Scoglio. Fin qui la prima certezza. E per continuare la nostra analisi ci rifacciamo a quanto pubblicato il 14.06.2022. “Giovanni Scoglio è il nuovo Sindaco di Teano. Il Sindaco di “Teano in Comune” ha ottenuto 3.560 preferenze, pari al 55,17%, contro i 2.893 voti di Fabrizio Zarone di “SiAmo Teano”. Scoglio avrà una maggioranza di 12 Consiglieri Comunali, a Zarone spetteranno 5 Consiglieri. Teano ha una Popolazione di 12.587 Unità e un numero di Elettori pari a 11.354 Unità (Fonte Ministero degli Interni). Se ne deduce che 6.453 sono stati coloro che hanno votato; mentre 4.901 è il numero di coloro che non si sono recati alle urne, più le schede bianche 88 e le schede nulle 188. Come a dire che solo poco più della metà della Popolazione avente diritto al voto ha partecipato alle Elezioni. E quest’ultimo dato sarà motivo di approfondimento in un nostro prossimo intervento sull’analisi del voto. Evidenziamo, inoltre, che su 17 Consiglieri Comunali, ben 6 rappresentano egregiamente il Pianeta Donna con un successo di voti senza precedenti”. Tanto registravamo e contestualmente non ci eravamo, volutamente soffermare su un altro dato altrettanto eclatante e preoccupante rimandato ad un più serena analisi del voto. Ed eccoci qui. Il dato eclatante, oltre alla netta affermazione di Scoglio, è dato dal fatto che ben 4.901 Cittadini non si sono recati alle urne!!! A questi bisogna aggiungere quegli 88 Cittadini che, pur votando, non hanno espresso nessuna preferenza e gli altri 188 Cittadini, i quali, intenzionalmente o meno, si sono visti annullare il voto. Quindi, se la matematica non è un’opinione, ben oltre i 5.000 Teanesi (pressoché la metà degli aventi diritto) hanno espresso il proprio disappunto rispetto alle Liste in campo, ai loro Candidati o ai loro Programmi. Disappunto, rigurgito, sfiducia o rifiuto secco e netto rispetto alla rappresentatività politica locale. Questi sono i numeri. Questa è la matematica. Questi sono i dati di fatto. Come a dire che Scoglio ha vinto potendo contare su ben 5.000 “alleati” non figuranti. E, viceversa che, l’Avv. Zarone, potrebbe aver perso a causa di ben 5.000 “non figuranti”. Il nostro è un semplice gioco di statistica, delle probabilità e delle supposizioni. Un gioco non proprio campato in aria, né tantomeno così improbabile. O no? Supposizioni, per chi ama e sa leggere (leggere!) la politica, ampiamente e volutamente anticipato da noi. Basti andare a rileggersi il ns. del 05.06.2022 dal titolo “E nessuno lo sapeva: c’è una terza lista!!!”. Tanto per essere in linea con la nostra fama di “Calunniatori di professione” o di “Calunniatori solisti”. O no? Inoltre, la campagna elettorale, si è distinta fin da subito dalla nascita, a livello embrionale, di “associazioni” di Cittadini fortemente avversi ad uno status della politica locale, decennale, che si caratterizzava per una forte ed incancrenita oligarchia e che, secondo loro parere, era la causa principe del decadimento inarrestabile di Teano. Quindi nascevano, o si è tentano di far nascere, improbabili Liste Civiche senza alcuna connotazione partigiana. Quindi nascevano, o si è tentano di far nascere, improbabili Liste Civiche “Uniche”, senza alcun altro contendente, e senza, peraltro, porsi il problema di una pur utile rappresentanza di opposizione. Come a dire: “chi controlla il controllore”? Tentativi nobili che presupponevano delle “democrazie” tanto mature ed evolute (Svezia? Danimarca? Finlandia?) da scacciare in un sol colpo quel “feudalesimo” arcaico che ormai si è impossessato irrimediabilmente dei vasi sanguigni della Città di Teano. Nessuna analisi contestualizzata alla realtà dei fatti. Nessuna valutazione e considerazione del “carrierismo”, delle “scalate sociali”, dell’orgasmo del “potere”. Associazioni Civiche neutre, estranee e apparentemente trasparenti rispetto a tutto ciò, ma immensamente ingenue, avulse dalla realtà che le circonda. Una realtà tanto pregnante ed imperante da avere la potenza di fuoco da distruggere completamente una Città millenaria. Sono “calunnie” anche queste o vogliamo stravolgere anche la realtà dei fatti e della storia? Un argomento in più per riflettere anche sullo stesso stemma della Città di Teano, rimasto, forse, imperituro, anche nella sua attuale rappresentazione politica: “D’azzurro, al castello chiuso, torricellato, merlato e fabbricato d’argento e di nero, sormontato dall’aquila imperiale, terrazzato di verde. Il castello è simbolo di podestà feudale e l’aquila di potenza e vittoria, usata nella sua rappresentazione più antica”. Un azzardo un po’ audace? Ai lettori una profonda sana riflessione. Indi per cui, coloro che avrebbero voluto, nelle loro ingenue intenzioni, abbattere quella supposta “oligarchia”, sono rimasti vittime della loro stessa “ingenua strategia”, avvantaggiando l’uno (il vincitore) o l’altro (qualora avesse vinto).
O no? Queste sono solo nostre personalissime deduzioni alla luce di quanto è successo. Quindi, oggi, alla luce dei numeri, abbiamo un Sindaco “parziale”, nel senso che rappresenta solo ed unicamente 3.560 Cittadini; 2.893 che hanno espresso il gradimento per altro Candidato e 5.000 Cittadini che non si sentono né rappresentati, né gradiscono l’attuale nuova Amministrazione. Tanto ha espresso la Democrazia, che è sacra, ma tanto è la realtà dei fatti che non delinea certamente uno scenario, almeno di gradimento e di rappresentatività, utili e necessari per una Amministrazione che dovrà risollevare le disastrate sorti della Città di Teano.
Noi speriamo ed auspichiamo sempre di essere smentiti nei fatti. Ma tant’è.
Pasquale Di Benedetto