Non sorprende più ormai, che su argomenti tanto importanti, come quello che ultimamente sta occupando le pagine di tutti i giornali, cioè le sorti del SER.T di Teano, si registri una spaccatura interna alla maggioranza consiliare che, proprio nel momento in cui avrebbe dovuto dare un segnale di compattezza, si mostra non solo divisa, ma addirittura in contrapposizione sia sul merito che sul metodo.
Tutto ha avuto inizio da una indiscrezione trapelata negli ambienti sanitari che ipotizzava la possibilità di un trasferimento del Sert fuori comune. Sull’argomento prese la parola, in uno degli ultimi consigli comunali, il capogruppo della maggioranza Gianpaolo D’Aiello il quale faceva capire che tutto sommato, se i vertici sanitari avessero deciso per un trasferimento del Sert fuori comune, nessuno si sarebbe strappato i capelli, facendo intravedere gli aspetti positivi per la città. Da allora i distinguo all’interno della maggioranza si sono moltiplicati, con qualcuno che ha firmato la petizione del comitato promotore per la salvaguardia del Sert, qualche altro si è limitato ad affermare che lui per principio è contro il trasferimento, qualcun altro, forse per non esporsi in un senso o in un altro, ha affermato che il problema non è stato approfondito all’interno della maggioranza, insomma una maggioranza frantumata che, non sappiamo come si comporterebbe se qualcuno li costringesse ad esprimere un voto consiliare a favore o contro il Sert.
E’ di queste ore una dichiarazione alla stampa del consigliere di maggioranza Paride Compagnone che, nell’attesa di essere convocato dal sindaco Picierno, magari verso la metà di settembre, per sentirsi dire ancora una volta che è arrivato il suo turno per la carica di assessore, mostra i muscoli contro il proprio capogruppo di maggioranza Gianpaolo D’Aiello, attraverso una pepata dichiarazione alla stampa:
“La posizione espressa dal mio capogruppo non è stata mai discussa all’interno del gruppo, pertanto per quanto mi riguarda è la posizione personale di Gianpaolo D’Aiello che non corrisponde alla posizione del gruppo di maggioranza” e continua affermando anche che l’ipotesi di collocare il SER.T nei locali comunali è una idea di singoli consiglieri ma non del gruppo di maggioranza. Praticamente su questo tema ognuno va per fatti suoi.
La nota di Compagnone prosegue con un appello ai colleghi di maggioranza:” Mi auguro che anche gli altri miei colleghi di maggioranza possano rivedere la loro posizione e sostenere l’iniziativa che mira a difendere in questo caso il SER.T, come abbiamo sempre fatto nel passato per tutti gli altri servizi a rischio chiusura e non lasciarsi schiacciare su posizioni non condivise e dettate solo da ragioni di opportunismo politico che vanno solo contro gli interessi dei nostri giovani.”
Ma poi spiega anche e con chiarezza, la sua personale posizione:” Come operatore sanitario, oltre che come amministratore, non posso restare indifferente ad una simile mostruosità, per questo motivo ho deciso di sostenere la petizione popolare per il Ser.T., anche perché sento un profondo imbarazzo a condividere una posizione che è solo discriminatoria di una categoria di malati, che hanno avuto solo la sventura di incontrare la droga sulla strada della loro vita. Credo che nessuno si deve sentire immune da questo problema che in maniera sempre più galoppante non solo a Teano ma anche nelle più piccole frazioni sta diventando una immane piaga sociale che deve essere affrontata con la sinergia delle istituzioni e senza alcun pregiudizio, altrimenti continuerà a mietere vittime”.
La dichiarazione di Compagnone è un contributo di chiarezza perché espressa sia come lavoratore del settore sanitario che come consigliere comunale, sarebbe auspicabile che quanto prima, invece di alimentare con il silenzio le voci più disparate, si riuscisse a leggere o ascoltare la posizione del primo cittadino che, non può chiamarsi fuori da una problematica così importante e dunque interrompere il silenzio di questi ultimi mesi e fare invece tacere chi non ha l’autorità e la delega a pronunciare pareri e verdetti con tanta superficialità.
Rosa Chirico