Come è risaputo, ogni cronista che si rispetti, conserva gelosamente nei propri cassetti una ricca e documentata emeroteca. Tanto per amore della verità e serietà professionale. Carta canta. E, dopo aver letto ed apprezzato sia la puntuale cronaca dell’ultimo Consiglio Comunale ad opera di Claudio Gliottone, sia l’intervista di Carlo Cosma Barra fatta al Sindaco di Teano, Dino D’Andrea, mai risulta essere tanto preziosa la nostra raccolta documentale. Per ora, e solo per ora, lasciamo stare la politica teanese che sempre più assomiglia ad una “nave senza nocchiero in gran tempesta”, poiché sicuramente avremo modo di essere più “riflessivi” sulla vicenda, ed andiamo a vedere il ruolo di Sindaco del PD che riveste, se lo riveste, ancora il Dr. Dino D’Andrea. Secondo le nostre notizie, il Sindaco non ha cittadinanza partitica, perciò libero, per quanto ci riguarda, di collocarsi in qualsiasi schieramento politico. Andiamo a vedere perché.
Dall’intervista rilasciata a Carlo Barra, leggiamo: “……Come ho già detto in Consiglio Comunale non posso continuare ad accettare di essere il capro espiatorio di tutto, ma soprattutto non posso accettare di essere sfiduciato da parte di un membro che è stato prima capogruppo di questa maggioranza e poi assessore del Partito Democratico……. A questo punto ritengo utile per me stesso prendere una pausa di riflessione congelando la mia tessera di partito in quanto non me la sento di continuare a fare parte di una compagine politica in cui uno dei suoi massimi esponenti vota contro l’approvazione di un bilancio consolidato la cui redazione, peraltro, è riconducibile allo stesso. Non mi sento più a casa mia nel Partito Democratico!…….”. Carta canta e pure le registrazioni audio in nostro possesso. Il Sindaco D’Andrea, quindi, congela la Sua Tessera di Partito (PD)? Ma come fa a congelare la tessera? Ma l’ha mai avuta questa tessera? Così come tutti i suoi accoliti ivi compresi quelli del Gruppo Giovanile del PD di Teano? A leggere attentamente la nostra emeroteca, abbiamo seri motivi per tacciare di “millantato credito” politico quanti, a Teano dichiarano di essere iscritti al PD! E, anche qui, andiamo a vedere perché. Non fu la Europarlamentare teanese, Pina Picierno, cugina di D’Andrea, la quale in un ennesimo alterco con il “compagno” Gennaro Oliviero (….i polli di Renzo Tramaglino….) , dichiarò (Appia Polis, 09.09.2021) che: “…………. Il pd che conosco io è il partito che ha fatto della credibilità delle proprie proposte elettorali e della democrazia interna la propria cifra. ………..Non sarebbero stati necessari i provvedimenti sul tesseramento che prontamente sono stati presi dalla dirigenza nazionale del pd, che ringrazio. Provvedimenti resisi necessari, lo ricordo, anche perché grazie a questa vicenda e alla sacrosanta e riconosciuta richiesta di convocazione dell’assemblea del circolo, i funzionari del nazionale hanno “scoperto” che in tutta la federazione il tesseramento non risulta certificato negli ultimi due anni. Cosa significa? Che non esistono iscritti ufficiali, che non esiste una anagrafe riconosciuta della federazione provinciale di Caserta. E io stessa, incredibilmente, non risulto iscritta. La dico meglio: nessun militante, segretario locale, dirigente del pd della provincia di Caserta risulta ufficialmente iscritto e cosa sia accaduto al tesseramento negli ultimi due anni, alle quote versate dagli iscritti, resta un mistero che certamente sarà chiarito”. Ahi, Ahi, ahi!
Quindi per cui il Sindaco D’Andrea, alla luce del fatto che ““……nessun militante, segretario locale, dirigente del pd della provincia di Caserta risulta ufficialmente iscritto”, chi e cosa rappresenta politicamente? Ed ancora, i suoi 3.541 voti, il suo 46,5% ed i suoi 11 seggi al Consiglio Comunale della sua Lista Civica – Patto Per Il Futuro, dove li collochiamo adesso? Liberi tutti? E la sua sorella candidata alle regionali? E i fidanzati sessani delle sue consigliere comunali? E il Gruppo dei Giovani Democratici, già dissociatosi pubblicamente dall’attuale Amministrazione, sono ancora legittimati dal PD Provinciale? Una (A)amministrazione, quella di Teano, che non ha più, come dichiarato dallo stesso Sindaco e dalla cugina Picierno, alcuna cittadinanza politica! Una (A)amministrazione che non rappresenta più quei 3.541elettori. Una (A)amministrazione la cui maggioranza sarebbe formata da consiglieri comunali “abusivi” di uno schieramento politico ben definito (PD), quindi, delegittimati politicamente e nella loro credibilità di “appartenenza”. Ora, al di là delle “ipotizzate”, ma solo ipotizzate sfiducie, crediamo ce ne sia abbastanza per il Sindaco, per ammainare la bandiera sotto la quale ha profuso “cittadinanze onorarie”, ha millantato “accessi privilegiati” con De Luca, ha sbandierato “rapporti speciali” con Ministeri vari, etc. etc.. Perciò, onde non vedersi sbattere qualsiasi porta in faccia (in faccia alla Città di Teano), vista persino la non più rappresentatività politica, Il Sindaco, se non per se stesso, ma almeno per i Cittadini, faccia un gesto, questo si Politico, dia egli stesso le proprie dimissioni. Almeno se deve “morire” lo farà di sua sponte e non per mano di “…..atteggiamenti, frutto unicamente di una pretestuosità politica probabilmente anche orchestrata dal Partito Democratico contro di me” .A buon intenditore, poche parole.
Pasquale di Benedetto