Caro Salvatore,
UN GRANDE GRAZIE ALL’AMICO DI SEMPRE
"IL sangue non è acqua" sentenziavano i nostri nonni e l’amicizia non è una barzelletta, dico io , alla carlona.
Non riesco a scriverti su FB, a) perché non ho l’account,b) mi risulta difficile scrivere in quelle righine.
Per la questione del parchetto S. Antuono ho utilizzato i 2 accounts di Emilia, ma non intendo abusarne perché non è sostanzialmente corretto e agevole.
Sai a me piace più l’azione che le ciarle. Ai tempi della mia giovinezza bastava andare dal Vescovo e fare delle richieste a vantaggio di Teano e Diocesi.Mons. Sperandeo non solo autorizzava ma prendeva iniziative. Vedi cripta di S.Paride, vedi quelo splendore di VIa Crucis realizzata con maestriia dal grande Maestro Rino Feroce, che per inciso fu il benemerito fondatore del Gruppo Archeologico Aurunco (sezione sidicina) che dopo qualche tempo acquisto autonomia propria. Mons. Matteo un giorno ci impose tra il lusco e il brusco di recuperare 3 grandi tele ai Cappelloni alias la chiesa monastica di S.Maria in Intus e di portagliele come se si trattasse di sfogliatelle. Le restaurò e le collocò nel salone dell’episcopio. Mi proiettò di forza a Santa Maria, cavando dall’ampia tasca del suo palamidone uno sfarfallio di carta moneta, con don Onorato, Benedettino dell’abbazia di Praglia restauratore e vinificatore d’eccezione , una dannata piovosa sera d’autunno a comprare cornici per i ritratti di Benedetto XIV e di un tal Cardinal Petrà e se le piazzò nel suo studio.
Bastava andare dall’allora Ispettore archeologico dott.D’amore, un amore di persona che seduta stante ci autorizzava per gli scavi all’Annunziata da lui personalmente diretti*. Bastava andare dall’ing Gelsomino e dirgli “Gì, abbiamo chiuso bottega qualche anno fa per inesperienza e troppo giovani, ho visto a Fiesole una squadriglia di Giovani Marmotte in una scarlingata corriera, mi è venuto il magone apriamo con indirizzi nuovi. E le Giovani Marmotte esistono ancora. Bastava andare dal Direttore Maglione Sindaco tuttofare , anzi neppure andammo, fu lui a venire da noi in cripta di S Paride, tutto trafelato e gongolante:"Quello che state facendo qua dovete realizzarlo anche per l’Amministrazione" ci disse con la sua nota voce roca e gentile. E vennero le stagioni proficue del futuro Museo archeologico, della ribailitazione costruttiva di quel monumentale monumento che è la chiesa dell’Annunziata , cui fu data altra destinazione d’uso, ma che non perse le connotazioni architettoniche e lessicali di edificio di culto. E tante altre cose ancora.
Anche l’attuale Vescovo di Teano S.E. Mons. Arturo è di una disponibilità enorme: in un nostro consueto incontro informale nel suo studio-cella, alla mia richiesta (non ufficiale) di dare fiori, e qualche arredo tipo panchina etc. pronunciò un entusiastico sì. come la Vergine all’Angelo nunziante. Da qui ne discende che non si sottrarrebbe a un eventuale sostegno per chi volesse adottare il parchetto. Diede il placet alla rivalutazione delle sfingi del duomo, anzi fornì anche qualche prezioso suggerimento.Walteruccio Guttoriello che avrebbe dovuto fare il Mastro Giorgio si arenò per futili motivi, indipendenti dalla sua entusiastica volontà. Ora ha il campo libero, le pinzillacchere sono cadute, può volare alto con le sfingi e il suo spirito intrapendente. Per S.Paride farà questo importante dono a noi Teanesi e ai visitatori del duomo.
Altrimenti se ne vada in Papuasia o all’isola di Pasqua.
Ho l’impressione che a giusta ragione Di Benedetto cerchi collaborazione non solo dal cittadino comune e dagli impiegati , ma soprattutto dal suo staff consiliare e assessoriale, il sempre sensato Gino gli fornisce la famosa leva di Archimede con la quale , se non il mondo riuscirà ( e lo speriamo di cuore) a sollevare Tea no
Al momento, all’infuori dei Dibenedettini non ci starebbero, forse, alternative neppure pensabili. Ieri sono andato a dare un’occhiatina al terrazzo S. Antuono con l’Amico d’infanzia dott. Giuseppe Migliozzi, abbiamo trovato diserbamento per due terzi, ci siamo abbracciati per la gioia e abbiamo ballato (per modo di dire) per l’allegria, chi in lontananza ci ha scorti si è immaginato due saltimbanchi in libera uscita da un circo equestre. E per la verità la cosa ci sta anche bene.
Il Presidente Giarrusso per lunedì ha convocato una riunione sociale per l’eventuale adozione dell’artefatto.Conoscendo la propositività realizzatrice del benemerito Circolo Culturale abbiamo la certezza in tasca Tu ed io.Hanno fatto molto di più difficile e arduo.Sono semplicemente straordinari.Penso di averti detto tutto, come Peppino a Totò. Ti abbraccio con affetto e nostalgia.
Tuo Giulio