I due Capigruppo della minoranza consiliare: il dott. Valerio Toscano e l’avv. Giovanni Scoglio
L’interrogazione e l’interpellanza sono domande rivolte al sindaco o alla giunta alle quali si presuppone che il sindaco o la giunta dovrebbero rispondere. Ora vittime dell’innovazione, di un rinnovamento a go-go non è più così. Ed è per questo che in questa occasione vogliamo rivolgerci ai capigruppo e ai consiglieri di minoranza.
Cari Valerio e Giovanni, – perdonateci il tono confidenziale – evitate per il futuro di presentare interrogazioni e/o interpellanze. Questa volta vi è andata anche bene. Vi è stato chiesto solo di leggere un articolo dell’Espresso per ottenere la vostra risposta. Ma in futuro potrebbe andarvi anche peggio. Potrebbe esservi richiesta la lettura del rapporto conclusivo della Commissione Warren per l’assassinio del presidente Kennedy. E alla fine della lettura vi accorgereste che non sapreste ancora chi ha ucciso Kennedy. Oppure potreste essere invitati a leggere la teoria della relatività o tutte le opere e la vita di qualche semisconosciuto autore russo. Allora il consiglio che ci sentiamo di darvi dalle pagine di questo giornale se proprio volete presentare ancora interrogazioni e interpellanze prima di farlo portatevi avanti e iniziate direttamente la lettura dei testi che vi abbiamo consigliato. Almeno saprete cosa rispondere. Perché non è che vi potete dichiarare soddisfatti o meno se non avete avuto l’accortezza di leggere l’articolo che vi è stato indicato. E bene vi è andata perché per questa volta vi è stata richiesta solo la lettura di un articolo dell’Espresso. Immaginate se vi foste stata chiesta la lettura di un trattato di filosofia o un testo di ingegneria nucleare.
Cari consiglieri il tempo delle risposte semplici e dei sì e dei no che insistentemente chiedeva il consigliere Scoglio durante l’ultimo consiglio comunale sono oramai superati. Il nostro sindaco ancora una volta dimostra di essere un passo più avanti degli altri perché una risposta non è mai semplice. Sarebbe riduttivo rispondere con un sì o un no. E allora ecco l’invito alla lettura e con esso alla riflessione e alle conclusioni che ovviamente potrebbero discostarsi completamente da quelle fatte dal sindaco. Per cui chi legge ha anche la responsabilità di intuire il giusto significato; giungere alle stesse conclusioni del sindaco. Più che una risposta ad un’interpellanza sembrava una lezione all’università dove il docente alla fine assegna agli studenti la lettura del testo di approfondimento e di comprensione della lezione. Mai risposta più oscura fu data ad un’interpellanza. Ora saremmo curiosi e ci piacerebbe infinitamente se il buon avvocato Scoglio alla prossima riunione del pubblico consesso giungesse il aula con una copia dell’Espresso e dopo aver chiesto la parola dichiarasse di aver letto l’articolo ma di non aver capito quale effettivamente fosse il collegamento e la risposta all’interpellanza della minoranza. Ci piacerebbe. Magari assisteremmo a qualche nuovo fantasioso rinnovamento delle procedure. Chissà forse vi verrebbe chiesto di recarvi nella Cappella Sistina e di guardare gli affreschi del Michelangelo e finalmente lì, alla presenza di Nostro Signore, otterreste finalmente la vostra tanto richiesta risposta.
Vedete quello che a noi, umili frati, sfugge è il concetto di trasparenza. Trasparenza a nostro avviso dovrebbe consistere non solo nella pubblicazione di atti e documenti come previsto dalla legge ma anche in risposte semplici e comprensibili a tutti. Beh, non possiamo farci nulla. Ci dobbiamo accontentare.
Questo consiglio ci ha dato tanti spunti di riflessione e se il padre superiore ce ne darà la possibilità torneremo a raccontare su tutti gli altri argomenti. Per ora ci fermiamo qui. Certi di aver letto l’articolo dell’Espresso. Consapevoli di non aver capito. Consapevoli che questa è la risposta e ci dovrà bastare…
Fra Guglielmo Tempera